sabato, 14 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAttualita'La carovana internazionale antimafia a Modena, tavola rotonda: 'legalità tra appalti e...





La carovana internazionale antimafia a Modena, tavola rotonda: ‘legalità tra appalti e lavoro’

Venerdì scorso il FurgoFillea è rimasto parcheggiato in sede, ha atteso e incontrato la carovana internazionale antimafia, promossa da Libera di Don Ciotti, per un’importante tavola rotonda per discutere del tema “legalità tra appalti e lavoro”. Presenti all’incontro, oltre a Serri, Chiatto e D’Acunto, rispettivamente segretari del sindacato edile di CGIL, CISL e UIL, il presidente provinciale di Libera, Gerardo Bisaccia, che ha coordinato la tavola rotonda, Aude Pacchioni, ANPI, Pietro Balugini e Beatrice Fonti Ordine degli ingegneri, Domenico Truppa, Magistrato e Paolo Trande di Avviso Pubblico..

I lavori sono stati introdotti da Aude Pacchioni, che ha tracciato un mirabile percorso che connette la Resistenza e La costituzione al bisogno di legalità dell’oggi. Domenico Truppa ha evidenziato i problemi del Lavoro della giustizia, amplificati se le misure ipotizzate dall’attuale governo venissero messe in atto, e comunque rimarcando come, la strisciante delegittimazione sottesa alle dichiarazioni di esponenti politi di governo, sta rendendo più difficile il lavoro di contrasto alla malavita organizzata.

Importante e doverosa sottolineatura è stata fatta dai rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri, sull’adozione di un patto etico, quale contributo dei professionisti ad una battaglia anche culturale per alzare l’argine contro l’illegalità.

Infine, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, hanno sottolineato come lo sfruttamento e il lavoro nero nei cantieri sia il primo segnale di qualcosa che non va sul piano della legalità, hanno rivendicato il ruolo nella definizione ed adozione del protocollo sugli appalti pubblici, che è stato un efficace strumento di verifica delle imprese che concorrono ad appalti pubblici.

Parallelamente hanno ribadito come prossimi obbiettivi siano quelli di estendere il protocollo sugli appalti pubblici anche agli affidamenti di lavori tra privati, la necessità di alzare la qualità della normativa nazionale che consente ancora appalti al massimo ribasso, e misure di contrasto alla nuova forma di caporalato presente nei cantieri, ammantata di una quasi legalità, e ciò la trasformazione di rapporti di lavoro dipendente in partite iva, lavoratori cioè senza diritti e senza tutele.

Su tutto poi grava come una spada di Damocle, la crisi e i suoi effetti. La mancanza di politiche del credito volte ad accompagnare le imprese fuori dalla crisi, apre spazi maggiori all’indebolirsi delle difese nei confronti delle lusinghe di chi, dovendo riciclare denaro sporco, offre alle imprese in difficoltà una, non disinteressata mano, offrendo credito senza particolari garanzie o oneri, se non quello di essere ineluttabilmente fagocitato dall’economia criminale.

(Fillea/CGIL Modena)

















Ultime notizie