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Unione comuni: Il sindaco di Maranello, “minoranze irresponsabili”

“Atteggiamento irresponsabile”. Così il sindaco di Maranello Lucia Bursi risponde ai consiglieri dei gruppi di minoranza PDL, Lega Nord, UDC e Barbolini per Maranello in merito al loro voto contrario all’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.

“Sconcerta la mancanza di senso di responsabilità da parte di questi consiglieri, per i quali evidentemente è più importante chiedere una poltrona in più, piuttosto che approvare la costituzione di uno strumento, l’Unione dei Comuni, che andrà a beneficio di tutti i maranellesi. La cosa è talmente lampante che negli altri comuni c’è stato il voto unanime, mentre solo a Maranello queste minoranze hanno fatto prevalere un atteggiamento irresponsabile, a differenza di altri esponenti di minoranza del nostro consiglio comunale che invece hanno fatto prevalere il proprio senso di responsabilità.

I consiglieri che hanno votato no all’Unione contestano la proposta avanzata al tavolo dei sindaci, che non è contenuta nello statuto approvato, di assegnazione dei seggi maranellesi nel consiglio dell’Unione con tre consiglieri alla maggioranza e uno alla minoranza, ripartizione che rispetta il principio della proporzionalità in consiglio comunale sancito dallo statuto (60 alla maggioranza, 40 alla minoranza). Se ammettiamo che nella ripartizione dei seggi debba essere incluso anche il sindaco, come strumentalmente propongono le minoranze, allora saltano gli equilibri in tutti i comuni: e nei loro calcoli, guarda caso, questo principio lo fanno valere solo per Maranello, chiedendo una sostanziale parità tra maggioranza e minoranza (due a due), ripartizione che, evidentemente, non rispecchia la composizione del nostro consiglio. Abbiano allora il coraggio di chiedere di fare valere lo stesso principio per tutti i comuni.

Per quanto riguarda poi il tema dei costi, contestato da alcuni esponenti delle minoranze, lo statuto approvato norma l’impianto generale dell’Unione e ovviamente non può contenere elementi di carattere economico; non si capisce dunque, francamente, di che cosa stiano parlando. Quello che è evidente agli occhi di tutti”, conclude il sindaco, “è il tentativo di montare ad arte una polemica contro l’amministrazione, il cui unico risultato è quello di mettere in luce la strumentalità di questa operazione e i personalismi di certi consiglieri della minoranza, che così facendo, tra l’altro, si ritrovano isolati nell’ambito distrettuale”.

















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