Il decreto legislativo che attua nel nostro Paese la Direttiva Europea relativa ai servizi nel mercato interno – cosiddetta Bolkestein, nata per avvantaggiare imprese e consumatori attraverso la riduzione di molti passaggi burocratici – pone alcune difficoltà alle piccole e piccolissime imprese locali, poco competitive su mercati troppo vasti e “rischia di mettere in crisi il commercio ambulante e su aree pubbliche, che conta 10.000 imprese in Emilia-Romagna, di cui quasi 1.500 nella sola provincia di Modena” affermano i consiglieri regionali Palma Costi e Luciano Vecchi.
“Il problema è in particolare una norma del decreto che fissa paletti troppo rigidi per il rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi per l’esercizio del commercio su aree pubbliche”, spiegano Costi e Vecchi “di fatto criteri impossibili da rispettare per imprese individuali e a conduzione familiare come sono quelle degli ambulanti”.
“I mercati su aree pubbliche – proseguono i due consiglieri – rappresentano una tipologia distributiva di straordinaria importanza per incrementare l’attrattività della provincia modenese. L’espulsione dai mercati degli operatori attualmente presenti arrecherebbe gravissime conseguenze non solo in termini occupazionali, ma anche in termini di dequalificazione del servizio da rendere ai consumatori”.
“Con la risoluzione presentata oggi – concludono Costi e Vecchi – invitiamo quindi la Giunta ad attivarsi nelle sedi nazionali affinché il Governo definisca se la nozione di “risorse naturali” o “capacità tecniche disponibili” sia o meno applicabile ai posteggi utilizzati per l’esercizio del commercio su aree pubbliche. Chiediamo che nella definizione dei criteri per il rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi per l’esercizio del commercio su aree pubbliche si applichino le deroghe previste e che si escludano da qualsiasi procedimento di evidenza pubblica tutte le concessioni nei Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti. Chiediamo infine che le Regioni possano stabilire le norme per il rilascio e il rinnovo delle concessioni di posteggio sulla base del criterio prioritario della professionalità e dell’anzianità e che la durata delle concessioni/autorizzazioni sia di 12 anni”.