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Supplenze: l’assessore all’Istruzione Querzè replica a Cisl Modena

“Il confronto tra l’assessorato all’Istruzione del Comune e le organizzazioni sindacali sul ricorso a forme di lavoro interinale per la copertura delle supplenze in nidi e scuole d’infanzia c’è stato e l’esito di tale confronto è tangibile”.

Lo afferma l’assessore comunale all’Istruzione e alle Politiche per l’infanzia Adriana Querzè che spiega: “L’idea iniziale dell’Amministrazione comunale era di ricorrere a forme di lavoro interinale per tutte le supplenze; in seguito al confronto con i sindacati, il Comune ha proposto di ricorrere al lavoro interinale escludendo tutti gli incarichi annuali, le supplenze per maternità e le supplenze superiori ai due mesi. Resterebbero quindi solo le supplenze cosiddette brevi, cioè inferiori ai due mesi, durata su cui si è trovato l’accordo in un incontro dello scorso 8 aprile tra assessorato e sindacati, a cui era presente anche la Cisl. Stupisce quindi – continua l’assessore – che la Funzione pubblica del sindacato non riconosca né l’esistenza di un confronto, né il risultato che ha prodotto. Per quanto riguarda alcuni nodi giuridici ancora da sciogliere, l’Amministrazione non sta evitando di dare risposte, sta invece cercando orientamenti certi in una materia in evoluzione. Proprio per approfondire tali aspetti, nel corso dell’incontro dell’8 aprile ho comunicato che il ricorso alle forme di lavoro interinale per le supplenze avverrà solo a partire dal 2012. Per questo, entro la prossima settimana pubblicheremo il bando per la stesura della graduatoria per le supplenze ai nidi e alle scuole dell’infanzia assegnate direttamente dal Comune”, precisa Adriana Querzè.

“Il Comune di Modena – aggiunge l’assessore – si sta differenziando da molti altri della provincia e da quasi tutti i capoluoghi della regione, perché sta salvaguardando e ampliando il sistema di servizi per l’infanzia attraverso una manovra difficile che, però, ha un obiettivo chiaro e per noi irrinunciabile. Per raggiungerlo occorre tuttavia che ciascuno faccia la propria parte, anche portando interessi di soggetti diversi e punti di vista a volte contrastanti e occorre farlo con una visione ampia e senza tatticismi che non aiutano nessuno”.

















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