A Soliera il primo appuntamento in occasione del 25 Aprile, Festa della Liberazione, è previsto per mercoledì 20 aprile con lo spettacolo “Scemo di guerra” di Ascanio Celestini al Cinema Teatro Italia.
Lunedì 25 Aprile, alle ore 15.00, ritrovo e partenza davanti al Centro Sportivo (P.le G.Loschi) per la tradizionale biciclettata con la deposizione dei fiori ai cippi dei partigiani. Alle ore 18.00 è previsto il rientro in piazza Repubblica, ove sarà celebrato il momento religioso da Don Antonio Manfredini. Sarà presente il corpo bandistico “Lugli” di Soliera.
Seguiranno gli interventi del sindaco Giuseppe Schena e di Mariangela Bastico.
Martedì 26 Aprile presso il cinema teatro Italia vi sarà la proiezione gratuita del film “Sopra le Nuvole” di Sabrina Guigli e Riccardo Stefani. Prima della proiezione sarà intervistata la registra del film. Il centro sportivo polivalente solierese organizzerà in collaborazione con le società aderenti una serie d’iniziative:sabato 16 Aprile si terrà il 28°Trofeo di bocce della Resistenza, sabato 23 Aprile una gara Colombofila della Resistenza con lancio da porto Recanati e arrivo a Soliera, martedì 26 Aprile il 14° Torneo di Tennis della Resistenza.
Il 25 aprile – ha precisato il consigliere delegato Francesca Desiderio – “quest’anno assume una connotazione storica ben precisa, poichè si inserisce nei festeggiamenti per l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’ Italia. Mai come quest’anno appaiono di grande attualità il messaggio e i valori espressi da questa celebrazione. Il 25 aprile ci ricorda che i diritti e le libertà dei quali godiamo oggi non sono qualcosa di dovuto; uomini e donne di tutte le età sono morti per garantirceli e spetta a noi onorare il loro sacrificio difendendo queste conquiste,sancite dalla nostra Costituzione, tenendole permanentemente vive ed immutate nella coscienza, negli atti di ogni giorno e nelle istituzioni. Mai come in questo momento, tali valori appaiono attuali e necessari, in un Paese che deve guardare al futuro senza mai scordare il suo migliore passato. Ecco perché l’eredità della Resistenza è per tutti noi fonte di responsabilità e orgoglio”.