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Incendio auto a Codemondo, Reggio 5 Stelle: a che punto sono le indagini?

L’incendio del marzo 2010 fu segnalato da Reggio 5 Stelle, che presentò interpellanza per chiedere la costituzione come parte civile del Comune. Ci fu la promessa di Corradini di “verificare la fattibilità tecnica”. Ancora nulla sul fronte delle indagini.

Il nuovo attentato contro l’imprenditore residente a Codemondo ci ricorda che fu Reggio 5 Stelle a segnalare alla stampa l’accaduto http://www.reggio5stelle.it/2010/05/15/incendio-auto-codemondo-il-comune-sia-parte-civile/ in seguito alla drammatica scoperta di un nostro attivista. Su quell’episodio fu presentata un’interpellanza in Consiglio.

In quei giorni prendevano fuoco auto ovunque in città. Ancora non si è fatta luce sull’accaduto, nonostante l’ex Questore Perucatti ci abbia lasciato con parole fiduciose. A fine giugno 2010, l’ex questore va in pensione e ci lascia con queste ultime considerazioni:

“Gli incendi ripetuti di auto a danni di imprenditori edili calabresi non sono collegati tra loro”,. “Siamo già sulle tracce dei colpevoli, si tratta di pesci piccoli”

Molti cittadini si sentivano e si sentono presi in giro nel contrasto alle mafie. Il nuovo episodio contro la stessa persona dimostra che le preoccupazioni e l’allarme sociale erano giustificati allora come oggi.

Subito dopo il primo attentato presentammo un’interpellanza per chiedere che il Comune si costituisse parte civile nei processi contro gli attentatori. L’Assessore Corradini rispose che avrebbe verificato la “fattibilità tecnica” di questo intervento dell’Amministrazione.

Riteniamo che, allorché le indagini porteranno a qualcosa, bisognerà rispondere con fermezza per la tremenda paura e solitudine in cui i cittadini di Codemondo, di via Caliceti e di altre zone della città sono stati lasciati.

(Matteo Olivieri, Consigliere Comunale)
















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