Dei 230 profughi e immigrati del Nord Africa destinati al territorio modenese in questa prima fase dell’emergenza umanitaria, 39 troveranno ospitalità negli otto comuni del distretto di Sassuolo. I numeri sono stati definiti, in proporzione alla popolazione residente in ciascun distretto, nell’incontro coordinato dalla Provincia di Modena con i rappresentanti dei Comuni capidistretto che si è svolto oggi e al quale hanno partecipato anche rappresentanti della Prefettura.
Nel corso del fine settimana, in vista della riunione del Tavolo regionale convocata per martedì 12 aprile, continuerà inoltre il lavoro di approfondimento da parte dei Comuni per accertare la quantità dei posti immediatamente disponibili per far fronte all’emergenza e la tempistica per la collocazione di tutti i profughi e gli immigrati attesi.
Un incontro tra gli otto comuni del distretto di Sassuolo è comunque previsto per lunedì mattina.
«Tutti gli enti locali modenesi si sono fatti carico dell’accoglienza» ha sottolineato il vice presidente della Provincia Mario Galli aggiungendo però che «è necessario fare chiarezza, insieme alla Regione e con il Governo, su chi ha la responsabilità nella linea del comando, quali sono i tempi di permanenza effettivi e le caratteristiche delle persone che arriveranno, sulla conferma che agli enti locali non sarà richiesto nessun anticipo né copertura economica». Tra le questioni da proporre in sede regionale ci sono anche la gestione dell’accoglienza dei minori non accompagnati e il coordinamento con il mondo del sociale «da assegnare agli enti locali per evitare la costruzione di percorsi di accoglienza paralleli».
Nell’incontro si è definito che lo smistamento sul territorio dei profughi e degli immigrati verrà effettuato, previa identificazione, in collaborazione con la protezione civile. Gli ospiti saranno alloggiati in piccole strutture e appartamenti per favorire in questo modo un percorso di autonomia.