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Sassuolo, Claudia Severi: ‘a volto scoperto’ insieme a Nello Rega

Il lancio di un’iniziativa popolare volta a ribadire il no al burqa in Italia e la necessità di una legge che in tutto il territorio nazionale ne vieti l’uso: questo è il tema portante dell’incontro che vedrà ospite domani, sabato 2 aprile a partire dalle ore 17 presso l’Auditorium Pierangelo Bertoli di Sassuolo, il giornalista Nello Rega, sotto scorta dopo aver ricevuto numerose minacce e un attentato a colpi di arma da fuoco lo scorso 7 gennaio rivendicato dal movimento sciita Hezbollah.

Un’iniziativa popolare che partirà proprio da quella Sassuolo che ha già predisposto un’ordinanza che vieta l’utilizzo del Burqa sul territorio comunale, ordinanza ancora al vaglio della Prefettura.

“Il Burqa è l’emblema del rifiuto dell’integrazione ed è incompatibile con la dichiarazione dei diritti dell’uomo condivisi da tutti i paesi democratici – sottolinea l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sassuolo Claudia Severi – per questo motivo vietarlo non è solamente una battaglia di sicurezza ma una lotta contro un simbolo di segregazione delle donne e contro chi rifiuta l’integrazione.

Il limbo in cui oggi sono costrette a vivere le donne mussulmane rischia di portarle verso la segregazione: l’incertezza legislativa sulla liceità dell’utilizzo del burqa, infatti, rischia paradossalmente di dare manforte a quei mariti o padri che le chiudono in casa impedendo loro una normale vita di relazione. Con l’ordinanza che, non appena ottenuto il vaglio della Prefettura , che auspichiamo, il Comune di Sassuolo emanerà – prosegue l’Assessore Severi – quindi vogliamo fare chiarezza una volta per tutte e dire no al burqa per quanto riguarda il nostro territorio, con l’iniziativa popolare che lanceremo domani assieme a Nello Rega e ad illustri rappresentanti del mondo politico ed istituzionale, sia di centro destra che di centro sinistra, invece, vogliamo contribuire a fare sì che questa “chiarezza” venga estesa presto a tutto il territorio nazionale. Di burqa – conclude l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sassuolo Claudia Severi – si parla ormai da troppo tempo: è ora di passare dalle parole ai fatti per contrastare qualsiasi forma di sopraffazione, di cui la prigione di stoffa ne è un monumento. Auspicando che il Parlamento a breve vari una legge nazionale, in discussione ormai da un’eternità, a Sassuolo abbiamo deciso di portare avanti una vera battaglia di civiltà e di cultura: un segno di orgoglio per le nostre tradizioni e per le nostre conquiste di libertà”.
















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