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Castelnuovo Rangone, le associazioni di categoria: “Gli aumenti della tassazione locale graveranno su cittadini e imprese”

“Cittadini ed imprese sono attesi per il 2011 da una serie di aumenti dell’imposizione fiscale per nulla giustificabili. Ci si sarebbe aspettato da parte dell’Amministrazione Comunale di Castelnuovo, maggior sensibilità e ben altre misure di contenimento, anziché incidere ulteriormente su bilanci già gravati dall’andamento del difficile momento economico. Abbiamo ben presente le difficoltà che la manovra estiva ha determinato per gli enti locali, tuttavia crediamo che sia troppo semplicistico ricorrere ad un aumento della tassazione che avrà come risultato quello di deprimere ulteriormente i redditi, con un effetto negativo sui consumi, mettendo in ulteriore difficoltà le imprese”.

E’ con posizione ferma che Confesercenti, Confcommercio, Lapam e Cna, riflettono sull’approvazione di Bilancio di previsione per l’anno in corso, del Comune di Castelnuovo. “In un contesto come quello attuale, sarebbe stato opportuno definire le priorità di destinazione delle risorse disponibili individuando i settori su cui intervenire ricorrendo eventualmente all’esternalizzazione di servizi. Siamo d’accordo sulla necessità di mantenere gli attuali livelli di welfare, anche se una mano in tal senso potrebbe arrivare coinvolgendo le imprese – ad esempio quelle locali – nell’erogazione di servizi. Ancora curati sì dal Comune, senza però un impegno diretto di quest’ultimo in termini di gestione”.

Quanto agli aumenti annunciati dal Comune inoltre e come tra l’altro previsto nel recente decreto sul federalismo fiscale, l’aliquota relativa all’addizionale IRPEF passerà nel 2011 dallo 0,2 attuale allo 0,4. Un incremento che sommato a quello della tassa sui rifiuti eleverà ulteriormente l’imposizione fiscale comunale. L’aumento della Tarsu però per le quattro associazioni merita una riflessione a parte: “C’è ben poco di etico nel procedere ad aumenti di questo tipo rispetto allo straordinario incremento degli utili annunciato nei giorni scorsi da Hera. In primo luogo – osservano Confesercenti, Confcommercio, Lapam e Cna – riteniamo sia importante valutare l’eventuale passaggio da Tarsu a Tia: dato che, anche se ancora in modo approssimativo, continua ad offrire la possibilità di commisurare il costo del servizio alla produzione di rifiuti delle singole attività commerciali. Ma quel che più preme sottolineare è che ci deve essere da parte dei comuni del territorio la volontà di arrivare il prima possibile ad una contrattazione d’area con l’Ente gestore per contenere i costi dei servizi da questa erogati e per verificare se i costi applicati rispecchiano effettivamente gli standard di mercato”.

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