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Gambro Dasco, incontro oggi a Roma al Ministero dello Sviluppo economico

Si è svolto oggi a Roma un incontro sulla vicenda Gambro Dasco tra la proprietà, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Modena, le amministrazioni locali dell’area nord del territorio modenese, le organizzazioni sindacali ed il responsabile del Ministero per lo sviluppo economico dell’unità per la gestione delle vertenze delle imprese in crisi, dott. Giampietro Castano.

All’incontro, l’impresa ha confermato la disponibilità a realizzare un piano di reindustrializzazione, definendo per fine mese una riunione tra proprietà e sindacati per approfondire gli aspetti occupazionali del prospettato piano industriale, basato su nuova tecnologia tesa a garantire per la dialisi offerte di alta qualità e personalizzazione per il mercato mondiale, ma avendo come riferimento privilegiato quello italiano.

“Insieme al dott Castano – ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – seguiremo con attenzione ogni passo di questa delicata vicenda. Entro Pasqua faremo un nuovo incontro a Roma per verificare gli esiti degli incontri tra impresa e sindacato, e capire se realmente le disponibilità manifestate dall’azienda avranno portato ad un piano industriale per il rilancio del sito produttivo”.

L’incontro di oggi ha rappresentato, quindi, un ulteriore passaggio interlocutorio di ascolto delle parti in merito alla traccia di lavoro presentata dall’impresa: una sorta di embrione di piano industriale.

“La Regione – ha concluso l’assessore Muzzarelli – condivide l’importanza di assicurare qualità e prospettive degli investimenti garantendo un piano complessivo, collegato tra nuova ricerca per nuove idee e produzione della macchina per dialisi fino al ‘ciclo completo delle cassette’. L’innovazione dei prodotti e processi, il rafforzamento degli innesti tecnologici debbono assicurare la continuità nel tempo del piano. Ora bisogna far rendere il tempo programmato e passare dai contenuti generici ad un completo piano di reindustrializzazione. Tutti gli attori interessati devono scommettere sulle competenze esistenti per assicurare nuovi investimenti sulla ricerca e per rafforzare l’automazione dell’azienda e sviluppare anche nuovi prodotti. L’impresa e’ importante per il distretto del biomedicale e l’azione di rilancio e’ fondamentale”.
















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