L’assemblea degli iscritti del Partito democratico di Finale Emilia e Massa Finalese, tenutasi ieri sera a Massa Finalese, si è conclusa con un voto unanime sulla proposta di candidatura a sindaco per le prossime elezioni amministrative di Fernando Ferioli, attuale assessore alla Cultura, Commercio, Centro Storico ed Istruzione.
Ferioli ha 39 anni, è imprenditore nel settore informatico e da sempre attivo nel volontariato finalese. Su questa candidatura si raccoglie una coalizione larga, composta, oltre che dal Pd, dall’Italia dei Valori e da SEL. Intorno alla candidatura di Ferioli si sta inoltre costituendo una lista civica denominata “Lista Civica – Ferioli Sindaco”.
“L’alleanza è aperta all’adesione di ulteriori soggetti politici e civici, sulla base della condivisione del programma e della volontà di affrontare insieme grandi sfide per il futuro della comunità finalese” dichiara Andrea Ratti, coordinatore comunale del Pd, che aggiunge: “Il Partito Democratico ha scelto di mettere la sua forza a servizio di un progetto nuovo che Ferioli può interpretare al meglio perché ne incarna i due fondamentali pilastri: primo, un forte e nuovo coinvolgimento di tutte le energie migliori della comunità finalese, a partire dai giovani, senza confini ideologici; secondo, un forte e rinnovato spirito di squadra.
L’assemblea degli iscritti – prosegue Ratti – ha anche scelto le tre priorità che proponiamo di mettere al centro della progetto e quindi della campagna elettorale del Pd e dell’alleanza: il lavoro per fronteggiare ed andare oltre la crisi, i giovani, la tutela dell’ambiente”.
A questo proposito, Ratti torna a sottolineare quanto dichiarato nei giorni scorsi circa il progetto di riconversione dello zuccherificio: “Il Pd rivendica che il progetto di riconversione approvato, anche dalla minoranza, è riuscito a garantire la massima tutela di tutti i lavoratori coinvolti e la bonifica di un sito che altrimenti sarebbe rimasto come relitto industriale potenzialmente inquinante chissà per quanto tempo. Oggi – conclude il coordinatore del Pd di Finale – a distanza di sei anni, emergono criticità, a partire dalla sostenibilità economica della filiera corta, quindi ci si ferma e si rivaluta, così come del resto previsto da carattere sperimentale del progetto”.