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Taglio sconti tassa rifiuti ed inceneritore. Nuovo intervento di Enrico Aimi (PDL)

“I commercianti, e non solo, chiedono manovre e iniziative da parte delle Istituzioni per il rilancio e il sostegno del tessuto economico locale, e l’Amministrazione cosa fa? Taglia gli sconti sulla tassa per i rifiuti. Per ora parzialmente, più avanti totalmente. Siamo insomma di nuovo di fronte ad un’amministrazione che, pur in questo caso potendo non fa nulla per il rilancio delle attività commerciali della nostra città. Tutto ciò nella piu’ palese direzione contraria rispetto alle più elementari considerazioni di pura logica e buonsenso”. Lo afferma in una nota il Consigliere regionale del Enrico Aimi intervenuto per puntare nuovamente i fari su di un tema “particolarmente delicato quale quello del costo della gestione dei rifiuti. Senza dimenticare – ha poi osservato – che siamo ancora in attesa di risposte ad una serie di precise domande poste alle istituzioni locali a margine delle motivazioni che hanno spinto l’ormai ex Presidente dell’osservatorio provinciale sui rifiuti a gettare la spugna. Il dott. Bertolasi, lo ricordiamo, aveva infatti deciso di andarsene sbattendo la porta e al contempo portando all’attenzione dell’opinione pubblica problematiche che, se confermate, sono estremamente gravi. In particolare per quanto riguarda l’approccio nella gestione dell’inceneritore, della differenziata e dei rifiuti speciali pericolosi. Al momento, però, dalla stanza dei bottoni tutto tace. Da registrare solamente una (non) risposta dell’Assessore Provinciale Vaccari che, incalzato sul tema dell’inceneritore, ha replicato senza fornire soluzioni ma sfoderando esclusivamente un ottimo trattato di come dovrebbero essere gestiti i rifiuti. Peccato però che gli sia sfuggita la risposta ad alcuni semplicissimi quesiti, che volentieri ribadiamo: perché, ad esempio, non è minimamente citata la FORSU (frazione organica del Rifiuto Solido Urbano), ovvero il materiale raccolto dai cassonetti dell’umido? L’intervento dell’Assessore, poi, non chiarisce nulla delle questioni oggi sul tavolo che tanto stanno facendo arrabbiare le associazioni dei commercianti modenesi. Sarebbe invece interessante produrre i registri di carico e scarico dei materiali raccolti, incrociando i dati relativi a raccolta, incenerimento e recupero. Anche per capire dove finisca la raccolta dei cassonetti dell’umido. E ancora – ha sottolineato il vicepresidente provinciale del PDL – vogliamo porre una domanda a nostro umile avviso fondamentale: a cosa serve un inceneritore con capacità di trattamento superiore alla quantità di rifiuti prodotti da Modena? Se è vero che c’è la volontà di incrementare la raccolta differenziata, allora non c’è nessun bisogno di incrementare la capacità d’incenerimento. O, per caso, c’è invece bisogno di aumentare i ricavi di cassa di Hera a discapito della salute dei cittadini? Tra le altre cose una recente lettera aperta della prof.ssa Gatti, ora impegnata negli States per importanti studi sulle nanoparticelle, ha posto altri interessanti quesiti. Ai nostri amministratori di sinistra – ha concluso Aimi – idealmente affetti da un perbenismo a targhe alterne e particolarmente avvezzi alla nanopolitica, probabilmente sono sfuggite anche le sue precise domande”.
















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