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Carpi, resoconto (2) del Consiglio comunale del 10 marzo

Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 10 marzo ha trattato molti temi legati all’urbanistica. In particolare ha adottato una Variante, la numero 24, al Prg vigente, composta a suo volta da otto varianti cartografiche e da due varianti normative (presentante in aula dall’architetto Attilio Palladino e dal dirigente comunale Norberto Carboni). La prima riguarda la suddivisione di un ambito di trasformazione di 85 mila metri quadrati in via dell’Industria in due distinti ambiti (vista la impossibilità di mettere d’accordo le diverse proprietà del terreno per dare vita ad un Piano particolareggiato condiviso), che mantenga invariata la capacità insediativa complessiva. La seconda riguarda via Donelli a San Marino e la ridelimitazione di un ambito di trasformazione con diminuzione dell’area di pertinenza dei fabbricati qui presenti (su un’area di 28500 metri quadrati), che porterà ad una diminuzione anche della capacità edificatoria complessiva, di 216 mq. La terza variante riguarda San Marino, dove nell’ambito di trasformazione B15 vicino alla chiesa della frazione non si riesce a trovare l’unanimità tra i soggetti attuatori e quindi si ripartirà l’ambito stesso in due distinti e autonomamente utilizzabili, di 10700 e 9665 metri quadrati rispettivamente. La quarta e la quinta variante riguardano poi due errori cartografici che ripristinano lo stato di fatto a Gargallo (in uno stradello che diventa zona a Infrastrutture per la viabilità e sulla strada per Correggio per un vincolo di salvaguardia apposto ad un edificio agricolo di recente costruzione, una stalla). La sesta interessa l’ampliamento di un’area cortiliva di un edificio con giardino posto sulla strada provinciale Motta a San Marino, con ridelimitazione del comparto attuativo E3 e diminuzione della superficie territoriale di 540 metri quadrati. La settima il Centro ippico La secchia di Cortile, che ha chiesto di ampliare di 10 mila metri quadrati la propria area verde attrezzata per sport e ricreazione, per realizzare nuovi campi a servizio di una scuola calcio. L’ottava variante infine interessa la ridelimitazione dell’area sottoposta a Piano particolareggiato d’iniziativa pubblica e attuazione privata denominato Zona sportiva ovest (area di 850 mila metri quadrati) approvato nel 1997 e poi prorogato di altri tre anni dopo la scadenza. Questa Zona vede già presenti diverse infrastrutture sportive oltre al cinema multisala. Vengono fatte salve le capacità edificatorie in ogni lotto ma sono stati ritoccati gli indici. E’prevista poi nella Villa Ascari, a fianco della zona fieristica, la realizzazione di un centro sociosanitario e di medicina sportiva con palestra per la riabilitazione post traumatica.

Le modifiche normative al Prg riguardano infine proprio la zona di quest’ultima variante cartografica, e in particolare con una diversa definizione degli articoli 48 e 73 delle norme tecniche di attuazione di questo strumento urbanistico, rendevano possibile insediare ad esempio centri culturali e religiosi nelle zone produttive, oltre che attrezzature sociali e sanitarie. “Quest’ultimo è un impegno preso dalla Giunta in Consiglio comunale quando si è discusso di via Unione Sovietica” ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi in aula. Roberto Andreoli, capogruppo PdL, ha citato le date nelle quali sono state presentate le varianti in discussione, e risalenti tutte al 2009 e 2010, e ha spiegato come a suo parere gli uffici comunali sbaglino ad applicare una norma sulla suddivisione degli ambiti attuativi: “solo con l’assenso di almeno il 75% dei proprietari si può addivenire ad una modifica del Prg. La zona sportiva ovest poi dopo 27 anni stenta a decollare e il progetto iniziale è andato a farsi benedire. Diciamo che il Prg ha esaurito la sua funzione e si trovino piuttosto gli strumenti per ridiscuterlo nelle sue parti”. L’assessore Tosi ha ribadito come quella in discussione sarebbe stata una delle ultime Varianti prima dello ‘spacchettamento’ e del futuro Psc. “E’ vero, il Prg non è intoccabile ma dev’essere il Consiglio comunale a cambiarlo, così come a modificare destinazioni d’uso e a dividere o cancellare ambiti attuativi. E ad Andreoli dico che il 75% delle quote serve alla presentazione di un Piano particolareggiato mentre ci vuole il 100% per arrivare alla firma della Convenzione urbanistica che avvia la procedura, questo per salvaguardare i diritti inalienabili di proprietà”.

Le dieci varianti sono state poi messe al voto. I gruppi Pd e Apc hanno votato sempre a favore mentre differenziato è stato il comportamento di Lega nord, Carpi a 5 stelle-Prc, Luca Lamma e PdL a seconda dell’argomento in discussione. Al termine delle votazioni comunque sono state tutte approvate. In sede di dichiarazione di voto Andreoli ha spiegato che rispetto alla possibilità data ai centri culturali religiosi di trasferirsi in aree produttive “bisognerebbe che si andasse subito in via Unione Sovietica ad invitare formalmente queste attività a spostarsi”. Il consigliere della Lega nord Euro Cattini su questo argomento si è detto certo che con questa variante si sottintenda la futura moschea cittadina mentre Davide Dalle Ave, capogruppo Ds, ha chiesto invece di non banalizzare questo tema, “anche perché non si sta identificando l’area per una moschea”.

Al momento del voto finale sulla Variante 24 a favore di essa si sono espressi Pd e ApC e Lorenzo Paluan (Carpi a 5 stelle-Prc) contro mentre i rappresentanti di Lega nord e PdL sono usciti dall’aula insieme a Luca Lamma (Fli).
















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