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Lavoratori in sciopero alla Home Studio di Fiorano

Proclamato lo stato di agitazione e un pacchetto di 12 ore di sciopero, con il conseguente blocco degli straordinari, alla Home Studio di Fiorano Modenese, azienda ceramica artigiana con 8 addetti che fa taglio e incollaggio di piastrelle. Le prime 4 ore di sciopero sono previste per martedì 1° marzo la mattina con presidio davanti ai cancelli (via Monte Bianco 91).

La mobilitazione è stata proclamata dalla Filctem/Cgil di Maranello su mandato dei lavoratori, in prevalenza donne, dopo l’assemblea di ieri contro i ritardi nei pagamenti delle retribuzioni e la modifica unilaterale degli orari da parte della direzione aziendale. Ad oggi – spiega una nota sindacale – l’azienda non ha infatti pagato le retribuzioni di dicembre e gennaio e la tredicesima.

“Abbiamo più volte sollecitato l’azienda ad un incontro per trovare una soluzione ai mancati pagamenti e alle modifiche d’orario, che creano notevoli problemi soprattutto alle lavoratrici madri – spiega Ylenia Gatto funzionaria Filctem/Cgil – ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro agli appuntamenti fissati, che l’azienda ha puntualmente disdettato”.

La Home Studio ha dichiarato a dicembre al sindacato di avere problemi di liquidità e per ridurre i costi del lavoro ha prospettato ai lavoratori il passaggio alla Cooperativa Ducale, cooperativa di trasporto-facchinagio che già opera all’interno della Home Studio.

I lavoratori hanno però rifiutato questo passaggio considerando la condizione di socio-lavoratore meno tutelante sia in termini di diritti che di retribuzione, preferendo fronteggiare il periodo di difficoltà anche con il ricorso agli ammortizzatori sociali, a cui comunque l’azienda non ha deciso di far ricorso. Intanto, sempre a dicembre, 2 lavoratrici sono state licenziate, e una di loro ha deciso di impugnare il licenziamento sostenuta dal Sindacato.

“Ci chiediamo se l’azienda abbia preferito la strada della ritorsione a seguito del rifiuto dei lavoratori di Home Studio di diventare dipendenti della Cooperativa Ducale” afferma la sindacalista Filctem.

“I dipendenti, nonostante le difficoltà economiche per le mancate retribuzioni, hanno comunque deciso di continuare a prestare in modo serio e puntuale la loro attività lavorativa – aggiunge la sindacalista – a differenza della direzione aziendale che ha avuto l’arroganza di chiedere anche di recente ai propri dipendenti di effettuare ore di lavoro straordinario”.

“Siamo di fronte, come spesso accade, ad un ricatto che lede la libertà e i diritti dei lavoratori – continua – troppo spesso ci si dimentica che i propri dipendenti sono l’unica fonte di reddito della famiglia, che ci sono dei bambini ai quali bisogna garantire una vita serena, e ci sono le donne che sacrificano il loro sacrosanto diritto alla maternità pur di mantenere il posto di lavoro”.

 (Filctem/Cgil Maranello)
















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