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Domani a Reggio Emilia fiaccolata per il popolo libico

Partito Democratico, Federazione della Sinistra, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia Libertà e Partito Socialista promuovono una fiaccolata per il popolo libico. L’iniziativa, aperta a tutti i cittadini e alle forze sociali, si terrà domani, venerdi 25 febbraio, in piazza Martiri 7 luglio alle 20,30.

La Libia è ormai sull’orlo di una vera e propria guerra civile, con un bilancio che parla di migliaia di morti e feriti, anche a causa di bombardamenti da parte dell’aviazione di Gheddafi sui manifestanti. A fronte delle notizie allarmanti circa un gran numero di mercenari assoldati con il compito di sparare su quanti protestano anche pacificamente nelle strade, vi sarebbero notizie relative all’avvenuta diserzione di alcune unità dell’esercito che si sarebbero unite ai manifestanti, in un momento in cui è assai difficile prevedere con esattezza l’evoluzione a breve della difficile situazione che sta vivendo il popolo libico.

Dinnanzi alla gravità di quanto sta avvenendo è necessario scongiurare l’eventuale rischio di una rottura dell’integrità territoriale della Libia, ma solo l’avanzare del processo democratico potrà aprire ad una soluzione positiva della crisi in atto.

Quello che sta accadendo in Libia fa parte indubbiamente di un processo assai più ampio, che sta caratterizzando non solo la sponda sud del Mediterraneo – coinvolgendo Paesi come la Tunisia e l’Egitto – ma che si sta estendendo anche ad altri Paesi, come lo Yemen e il Bahrain, dove – esattamente come in Libia – la risposta alle richieste popolari di riforme e maggiore democrazia sta assumendo connotati di ferocia e brutale repressione.

Proprio in ragione dei rapporti importanti e significativi del nostro Paese con la Libia, spetta anche al nostro Paese condannare con fermezza i morti di Bengasi e nel ribadire che la libertà di espressione e di riunione pacifica sono diritti fondamentali di ogni essere umano e che come tali debbono essere sempre rispettati e protetti. E’ necessario che, mentre l’incendio si sviluppa in modo drammatico in tutto il Mediterraneo, il Governo italiano superi ingiustificabili titubanze e dica parole chiare e nette a partire dallo stop immediato alla feroce repressione in atto in Libia, a pochi chilometri dalle nostre coste.

Vogliamo che l’Italia abbia chiaro l’obiettivo di aiutare tutti quei processi democratici volti a costruire una nuova stabilità e nuove prospettive di sviluppo tra le due sponde del Mediterraneo. Crediamo sia indispensabile adottare iniziative urgenti sia sul piano bilaterale che nelle opportune sedi internazionali, affinché abbia al più presto fine la brutale repressione in atto in Libia e venga dato ascolto alle richieste di riforme e tutela delle libertà fondamentali provenienti dal popolo libico. La tutela dei diritti e delle vite umane abbia la priorità assoluta da parte del nostro Paese e della comunità internazionale.

FERMIAMO LA VIOLENZA, AIUTIAMO LA DEMOCRAZIA
















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