La prima segnalazione che vi erano negligenze nella conduzione del cimitero risale a diversi mesi fa: in un lotto vuoto del camposanto venivano sotterrati illegalmente (la proceduta è molto complessa e prevede un protocollo preciso e costoso) resti umani di persone decedute e riesumate, dopo 30 anni, per la cremazione, il trasferimento nell’ossario o all’inceneritore.
Del fatto sono stati interessati i carabinieri di Finale che, dopo una lunga indagine, hanno ottenuto il via libera del magistrato a scavare nell’area. E così oggi sono iniziate le operazioni che hanno portato al sequestro del lotto. Sono infatti emersi resti umani, in parte ancora mummificati.
Al momento non ci sono indagati, ma il sindaco Raimondo Soragni, presente con i militari al cimitero, è deciso: “Attendiamo lo sviluppo delle indagini, ma siamo di fronte ad un fatto gravissimo anche solo per il rispetto dei defunti e dei familiari. Semmai sarà confermato quanto si sospetta ci tuteleremo legalmente perché si tratterebbe di una seria violazione del corretto procedimento di riesumazione e, soprattutto, di un grave affronto alla città”.