Qualcuno lo chiama già eroe, è Marcello Fornaciari, 25 anni: lavora per Studio Musica, per conto della quale collabora alla gestione del Teatro Carani, e nel tempo libero fa volontariato, e come volontario ha frequentato il corso con il quale il Comune di Sassuolo, lo scorso novembre, ha formato alcuni volontari di pronto intervento.
Marcello e quattro amici transitano domenica lungo Via Contrada a Modena (e non sabato a Sassuolo, come riportato ieri) e incrociano una macchina accostata alla banchina: all’interno dell’abitacolo un uomo (“una sessantina d’anni”, dice Marcello) vittima di un arresto cardiaco, all’esterno la moglie, fuori di se per lo spavento e il dolore. “Ci siamo fermati, abbiamo chiesto cosa fosse successo e la signora ci ha indicato il marito, esanime dentro l’abitacolo: non aveva battito e allora l’ho estratto dalla macchina, steso a terra e praticandogli un massaggio cardiaco e alcune insufflazioni sono riuscito a farlo riprendere. Tutte cose imparate nei corsi da volontario, da ultimo quello frequentato a novembre a Sassuolo, incentrato proprio su queste tecniche”, racconta Marcello, “è stato un lavoro di squadra: io, il mio amico Michele e tre ragazze, Erika, Valentina e Silvia.
Le ragazze hanno sorretto la signora e chiamato i soccorsi, Michele ha regolato il traffico fino all’arrivo di 118 e Polizia”. Spirito di gruppo, che entusiasma i giovani, ma tiene Marcello con i piedi per terra, anche mentre segue la prevendita del prossimo spettacolo del Carani, nel foyer del teatro. “E’ stata la cosa più importante che ho fatto in questi miei venticinque anni di vita, ma – aggiunge – non chiamatemi eroe. Ho fatto il mio dovere, e mi piace pensare che ci siano tanti come me che, adeguatamente formati, possono aiutare in un momento di bisogno. Corsi del genere sono fondamentali”.
