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Il Consigliere Filippi (PDL): Rettore pessimista

Il Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il Prof. Aldo Tomasi, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, ha dichiarato: “Un blocco quinquennale degli investimenti sta minando la stessa manutenzione del patrimonio universitario”.

Un giudizio, a mio avviso, esageratamente pessimista, quasi catastrofista. Aveva ragione Albert Einstein quando sosteneva che “è meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere regione”.

La vera situazione dell’Università non è quella descritta dal Rettore, con l’entrata in vigore della riforma Gelmini, si sono create le condizioni per una “rinascita” del mondo accademico, dopo anni di abbandono, trascuratezza e sprechi di risorse.

Ad integrazione del suo severo giudizio, Tomasi ha aggiunto: “L’Unimore ha approvato un Bilancio di previsione 2011 in pareggio, ma sono stati necessari tagli del 7 per cento”.

Al rettore che si lamenta dei tagli, a mio avviso salutari e necessari, dopo anni di sprechi, ricordo quanto ha dichiarato, a tal proposito, il Dott. Renato Forenza, già esperto dirigente delle Entrate, già facente parte del Consiglio di amministrazione dell’Ateneo: “Mi viene in mente una proposta presentata in Consiglio di amministrazione, tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005, per l’acquisto di un dipinto di un artista modenese da esporre nei locali del rettorato, per un prezzo che si aggirava sui 600.000 euro. Quella proposta, poi non approvata, mi è rimasta impressa perché proprio in quel periodo molti si lamentavano e manifestavano contro i primi tagli all’Università fatti dal ministro Giulio Tremonti”.

Un episodio emblematico del clima “cicalesco” che a mio avviso ha caratterizzato, dal ‘68 in avanti, le Università italiane.

A proposito di spese ritenute ingiustificate, il Dott. Forenza ha citato, nello specifico, quella di 49.800 euro, a cadenza annuale, sostenuta per affidare ad uno studio esterno la tenuta della contabilità Iva, nonostante il personale tecnico e amministrativo interno ammonti a 700 unità e, nello specifico, esistano “una Direzione economica finanziaria per la contabilità e una Direzione economico finanziaria per l’economato”.

Renato Forenza inoltre ha parlato di “spese di progettazione e di studi di fattibilità, per milioni di euro, pagate a professionisti esterni”, nonostante i tanti ingegneri professori all’interno dell’Università.

A questo proposito mi sento di condividere la proposta del Dott. Forenza di rendere pubbliche le delibere dei Consigli di amministrazione delle Università, allo scopo di garantire maggiore trasparenza negli atti amministrativi, stiamo parlando di soldi dei contribuenti.

In effetti, dovrebbe intervenire il ministro Brunetta, così come ha fatto per le consulenze esterne nel settore pubblico.

La giusta preoccupazione espressa poi dal Rettore per il calo delle immatricolazioni, dipende prima di tutto da corsi universitari che non offrono sbocchi reali sul mercato del lavoro, vanno sospesi i corsi disertati dagli studenti.

Condivido invece la proposta di Tomasi di creare un coordinamento fra le quattro Università presenti in Emilia Romagna, allo scopo di sfruttare il “benfit” previsto dalla legge Gelmini che finanzia accordi federativi tra Atenei.

(Fabio Filippi, Consigliere regionale del Pdl)

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