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Giorno del Ricordo: gli appuntamenti a Carpi

La Repubblica italiana riconosce il 10 febbraio (anniversario del Trattato di Parigi che nel 1947 restituì alla Jugoslavia l’Istria e la Dalmazia) quale Giorno del ricordo, “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”, come recita la legge 92 del 2004 che istituisce appunto il Giorno del ricordo.

Il programma carpigiano di questa ricorrenza propone alle ore 10 di giovedì prossimo, presente il Sindaco Enrico Campedelli, la cerimonia di inaugurazione presso l’ex Campo di concentramento di Fossoli di una targa in memoria del Villaggio San Marco, così come definito dopo il Consiglio comunale dell’11 febbraio dell’anno scorso. In quell’occasione il civico consesso votò all’unanimità un ordine del giorno, redatto dal Presidente Giovanni Taurasi e condiviso da tutti i capigruppo consiliari, che impegnava appunto l’amministrazione comunale a porre una targa commemorativa nella zona prospiciente l’area dell’ex campo di Fossoli, in ricordo della storia della comunità istriana che qui trovò una collocazione dal 1954 al 1970, nel cosiddetto Villaggio San Marco.

Alle ore 18 di giovedì 10 febbraio invece nella sala del Consiglio comunale cittadino si svolgerà la presentazione di un libro edito da Aliberti e scritto dalla coppia Anna Malavasi e Marino Piuca. I Gatti di Pirano-Dal mare istriano al Campo di Fossoli è il suo titolo: gli autori raccontano in queste pagine, frutto di numerose ricerche storiche sull’argomento, il percorso di alcuni tra i tanti che hanno vissuto l’esperienza dell’esodo, il distacco dalla terra natale, il difficile inserimento in diverse regioni d’Italia, spesso divisi tra passato e presente, alla ricerca di risposte razionali a tanti dubbi e domande. Dopo i saluti del Presidente del Consiglio comunale Giovanni Taurasi e dell’assessore al Progetto Memoria Alessia Ferrari e l’introduzione del Presidente della Fondazione ex Campo di Fossoli Lorenzo Bertucelli l’iniziativa prevede anche letture a cura del Teatro di Corte. Sarà presente pure il responsabile della casa editrice Aliberti, Alessandro Di Nuzzo.

Ricordiamo che tra Modena e Carpi furono infatti ospitati molti dei profughi in fuga dai territori che alla fine della Seconda guerra mondiale passarono alla Jugoslavia di Tito. Un primo nucleo istriano è documentato già nel 1947, preceduto da altri esuli, mentre una seconda ‘ondata’ arrivò da Trieste a partire dal 1954.
















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