“Il corpo delle donne vere è sparito, sostituito da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante”. Lo dice la giornalista Lorella Zanardo per spiegare “l’urgenza” che l’ha portata a realizzare il documentario e il libro Il corpo delle donne, nato come “risposta alla mercificazione del corpo femminile, specialmente in tv”. L’autrice sarà in città per parlarne in prima persona martedì prossimo, 8 febbraio (ore 17), nella Sala conferenze di Palazzo Magnani in corso Garibaldi 29. L’incontro è organizzato dal Forum provinciale delle donne, che interviene così nel dibattito che sta scuotendo la politica e la società italiana.
“Dopo tante lotte per l’emancipazione, per la parità dei diritti e per il riconoscimento della dignità delle donne oggi purtroppo il corpo femminile è stato trasformato in linguaggio pubblicitario e peggio ancora in merce di scambio”, spiega Vera Romiti, coordinatrice del Forum e consigliera provinciale del Pd.
“E’ chiaro che se le donne vengono considerate un oggetto o un passatempo, non si può utilizzare il loro fondamentale potenziale di creatività e di innovazione – aggiunge la presidente della Provincia, Sonia Masini – In questo modo è l’intera società a perdere una risorsa ancora più importante oggi, in un momento in cui la crisi economica sta indebolendo ogni giorno di più le nostre comunità mettendo a repentaglio quella coesione sociale a cui le donne contribuiscono in maniera determinante”.
Gli stessi dati Istat rivelano una situazione impietosa circa il giusto riconoscimento . Solo per il 25% i vertici aziendali e istituzionali sono occupati da donne, nonostante sia donna la maggior parte dei laureati in Italia (16% contro il 13% dei maschi). L’Italia è ultima in Europa per occupazione femminile e le percentuali di uso del part-time da parte di madri con più di un figlio sono tra le più basse (38% contro il 45% della media Ue). Infine, il tasso di occupazione è più alto per le donne senza figli, mentre il 27% abbandona il lavoro dopo la prima maternità. Il trend è omogeneo in tutte le province italiane.
Sul fronte delle imprese femminili, Reggio rileva un tasso che, se pur in crescita – in un anno è passato da 17,1 a 17,6 sul totale delle imprese – rimane contenuto: in Emilia Romagna è pari al 20,4% e in Italia è del 23,3%.
Il quadro generale si accompagna alla presenza in tv delle donne, elemento rilevante se si pensa che il 60% del pubblico televisivo è composto da donne. “L’ostentazione della bellezza si affianca all’umiliazione pubblica, come dimostra il lavoro della Zanardo, in cui emerge soprattutto una violenza morale verso corpi usati inconsapevolmente” conclude Vera Romiti.
Il Forum provinciale delle donne è uno strumento di partecipazione aperto. Nei mesi di febbraio e marzo ci sarà spazio per incontri tematici e presentazione di libri.
