Nove persone – 8 marocchini e un italiano – in manette, ed altrettanti nordafricani, tutti clandestini e senza fissa dimora, ricercati con le stesse accuse: associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. L’operazione, denominata “Hispanica” e coordinata dai carabinieri di Reggio Emilia, ha visto l’impiego di 100 uomini con l’ausilio di unità cinofile. Smantellata una organizzazione criminale di nordafricani che faceva arrivare in Italia, dal Marocco e dall’Olanda, ingenti quantitativi di hascisc e cocaina. Il traffico avveniva su automezzi pesanti, dove nelle carrozzerie erano stati creati doppifondi imbottiti per trasportare la droga. La meta finale era Bologna, dove la droga veniva scaricata, tagliata e confezionata, per poi essere smistata nei mercati di altre città del nord e del centro Italia, tra cui Reggio Emilia. Le 18 ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip di Bologna, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia: 9 sinora le persone arrestate, ritenuti i grossisti della droga, tra Bologna, Modena, Ravenna, Milano, Lodi e Treviso. Le altre 9 sono ricercate sia in Italia che all’estero.
Tre gli arresti già eseguito nei mesi scorsi: oltre 10 chili di hascisc sequestrato nel corso delle indagini, durate due anni, che hanno visto una ventina di perquisizioni. Altri sequestri sono ancora coperti dal segreto delle indagini. L’organizzazione era suddivisa in cellule con precise competenze territoriali e gestionali, la principale delle quali era appunto radicata a Bologna: dal capoluogo emiliano si lavorava in stretta sinergia con Milano, da dove la droga veniva poi smerciata nel resto d’Italia.
