La mancata sostituzione dei pensionamenti rischia di paralizzare il sistema di soccorso provinciale dei vigili del fuoco di Modena. Lo afferma il sindacato Fns-Cisl di Modena, rivelando che alla fine del 2010 sono andati in pensione quattro capi squadra, mentre altri tre ci andranno entro marzo. «Resteranno in servizio solo nove capi squadra per turno a livello provinciale (cioè 36 in tutto), mentre la pianta organica ne prevede 63 – spiega Silvano Patrocli, segretario provinciale della Fns-Cisl – Speriamo non si ammalino mai e non chiedano di andare in ferie. La situazione è ancora più drammatica per i capi reparto, cioè i vigili del fuoco che coordinano le squadre di soccorso. È dal 2005 che non vengono più banditi concorso per questa qualifica e dei 26 capi reparto che avevamo ne è rimasto solo uno che andrà in pensione a marzo, dopo quarant’anni di servizio. Già da tempo – continua Patrocli – qualche squadra viene comandata da vigili che non hanno frequentato corsi di preparazione e che non possiedono la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria necessaria per espletare le funzioni di responsabile di squadra. La situazione è critica anche per la carenza di ispettori; dei nove previsti a Modena ne avevamo quattro, due dei quali sono andati in pensione il 31 dicembre 2010. Ricordo, infine, che da una decina d’anni non si assumono più impiegati».
Il segretario dei vigili del fuoco della Cisl ringrazia poi l’onorevole Ghizzoni che, dopo le proteste organizzate dai sindacati a novembre e dicembre, è stato l’unico parlamentare modenese a interessarsi del problema, presentando un’interrogazione al ministro dell’Interno.
