“Quanto letto oggi sui giornali rispetto ad un probabile stop nell’introduzione del processo digitale presso il Tribunale di Modena, ci preoccupa perché lo sforzo volto a ridurre l’estensione e la profondità delle paludi in cui troppo spesso la giustizia resta impantanata, pare scontrarsi contro un ostacolo importante” commenta Confesercenti Modena.
L’Associazione non entra nel merito di un dibattito che inevitabilmente rischia di assumere anche una valenza politica. “Ci limitiamo a sottolineare quanto da anni è sotto gli occhi di tutti. La giustizia italiana è lenta e questo oltre a rafforzare la sensazione d’impotenza da parte dei cittadini, aggiunge costi impropri che pesano sulle imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, che con maggiori difficoltà possono sostenere i costi di cause che durano anni” prosegue Confesercenti Modena.
Garantire tempi certi e ragionevoli è parte sostanziale del corretto funzionamento della macchina giudiziaria e del principio stesso di giustizia, per questo qualunque percorso che, senza diminuire il rigore, agevoli lo snellimento delle procedure va sostenuto. Ancora una volta è da sottolineare che sicuramente la macchina della pubblica amministrazione va alleggerita e resa più efficiente, ma i tagli non possono essere fatti senza un’attenta pesatura degli effetti collaterali che determinano, soprattutto se si parla di sicurezza e tutela nei confronti di comportamenti illeciti.
