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Botti illegali: scattano i controlli a Formigine

Come è ormai tradizione da molti anni nell’imminenza delle festività di fine anno, gli agenti della Polizia Municipale di Formigine sono impegnati in un’operazione di controllo del territorio per impedire la vendita e l’uso improprio di botti pericolosi ed illegali, ovvero privi delle prescritte indicazioni sulla confezione.

Una nuova disciplina della materia introdotta con il decreto legislativo 58/2010 prevede importanti innovazioni rispetto alle norme in vigore fino a qualche tempo fa: in particolare, il nuovo ordinamento si prefigge lo scopo di assicurare maggiormente le esigenze dell’ordine e della sicurezza pubblica, della pubblica incolumità, della tutela dei consumatori e la protezione ambientale. Il decreto individua infatti, i requisiti essenziali di sicurezza che gli articoli pirotecnici debbono possedere per essere immessi sul mercato. E’ prevista una classificazione assai articolata di tali prodotti che vieta, in pratica, sempre la vendita ai minori di 14 anni, nonché per determinate categorie, la vendita ai minori di 18 anni e per altre tipologie di maggiore pericolosità, ne consente l’acquisto solo a persone maggiorenni munite di porto d’armi o di nullaosta del Questore. Nel caso di razzi con caratteristiche di pericolosità particolari, contenenti cioè una “quantità equivalente netta” (QEN) di materiale esplosivo attivo superiore ai limiti indicati tra le categorie precedenti, ne è consentita la vendita solo ad operatori professionali nell’ambito di spettacoli pirotecnici.

Tutti i prodotti pirotecnici devono essere adeguatamente etichettati in modo visibile, leggibile e indelebile, e comunque in lingua italiana. La nuova disciplina sanzionatoria è assai pesante e va da semplici sanzioni amministrative da 200 a 700 Euro per ogni pezzo non etichettato, fino alla reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da 30.000 a 300.000 Euro, nel caso di vendita di articoli pirotecnici professionali a persone prive dell’apposita abilitazione.

E’ inoltre vietato utilizzare (art.8 del Regolamento comunale di Polizia Urbana) il materiale esplodente, anche se legale, nei centri abitati, perché in grado di disturbare la quiete pubblica. La violazione comporta una sanzione di 50 Euro.

Gli agenti di Polizia Municipale continueranno a controllare le rivendite del centro e delle frazioni, in particolare negli ultimi giorni dell’anno, quando si concentreranno le richieste più massicce.

“In tema di botti ci sono due livelli di controllo: uno è il classico disturbo alla quiete pubblica e il danneggiamento di cose pubbliche o private – spiega il Comandante della Polizia Municipale di Formigine Mario Rossi – l’altro è legato alla sicurezza, in particolare alla vendita dei prodotti. Da tanti anni, abbiamo costituito una piccola task force di agenti specializzati in questi controlli: in passato, ci sono state alcune denunce e sequestri, ma negli ultimi anni siamo riusciti quasi ad azzerare il fenomeno”.

Nella foto di repertorio, botti sequestrati dalla Polizia Municipale di Formigine
















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