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Slavina sul Cusna, morto il secondo escursionista: era di Maranello

Non ce l’ha fatta nemmeno Marco Balbarini, il 49enne residente a Maranello travolto ieri da una slavina sul Cusna. L’uomo era stato ricoverato in gravi condizioni all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Ieri era deceduto anche l’altro escursionista reggiano, Andrea Costi 34enne di Toano, rimasto coinvolto nella slavina. Illeso un terzo compagno: era stato lui a dare l’allarme ai soccorritori che hanno recuperato i due escursionisti intorno alle 13.30.

I tre erano in gita con scarponi e racchette da trekking e stavano percorrendo un sentiero Cai, diretti al rifugio Battisti, che si trova a 1.761 metri di quota. L’allarme era scattato poco dopo le 10, in località Pian Vallese nei pressi del monte Passone, dopo la slavina sul versante rivolto a Villa Minozzo.

Le ricerche, immediatamente partite anche con unità cinofile, avevano permesso di individuare i due escursionisti verso le 13.30, sepolti in un canalone sotto circa un metro e mezzo di neve e in grave stato di ipotermia. Il primo ad essere stato trasportato in eliambulanza all’ospedale, a Reggio Emilia, era stato Balbarini. Costi era stato soccorso più a lungo sul posto e poi portato a Parma.

I tre escursionisti erano colleghi di lavoro: oltre a Costi, appassionato di montagna e autore di due romanzi ambientati sull’Appennino, con Balbarini c’era Maurizio Mariani, 46 anni, di Castellarano, che è sopravvissuto.

I tre erano partiti a piedi ieri mattina da Rescadore, la base degli impianti della stazione sciistica di Febbio, nell’Appennino reggiano. Attrezzati per il trekking con scarponi e bastoni, hanno raggiunto Pian Vallese e si sono incamminati lungo il sentiero 615 del Cai diretti sul Monte Cusna. Giunti fuori dalla vegetazione nel versante del Monte Passone, a circa 1600-1700 metri, Costi e Balbarini, che precedevano di circa 200 metri Mariani, sono stati investiti da una prima slavina e subito dopo da una seconda più consistente. Mariani, sfiorato dalla massa nevosa, ha visto i due amici galleggiare sulla prima ondata di neve e subito dopo sparire, come inghiottiti e trascinati a valle dalla slavina. In quella posizione non è riuscito subito a comunicare con il cellulare, poichè non c’era copertura di campo, ed è corso disperatamente a valle allertando il 112 dei carabinieri.

Le operazioni di soccorso  hanno coinvolto oltre cinquanta soccorritori.
















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