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Progetto “Dialogue” presentazione del Vademecum per una corretta informazione sui temi dell’immigrazione nella stampa locale

Si chiude oggi, venerdì 26 novembre, con la conferenza stampa di presentazione del “Vademecum per una corretta informazione sui temi dell’immigrazione nella stampa locale”, il Progetto “Dialogue” realizzato dal Comune di Sassuolo, Fondazione Afies di Siviglia, Agenzia per lo sviluppo di Heraklion, in collaborazione con i comuni di Fiorano, Formigine e Maranello, con lo scopo di promuovere il confronto ed il dialogo tra le rappresentanze delle comunità straniere e i giornalisti dei rispettivi territori.

Il Progetto ha permesso un lavoro di scambio e confronto tra circa 30 giornalisti dei 3 paesi europei sulla rappresentazione dell’immigrazione nei media. Il documento presentato nella conferenza stampa di oggi è il frutto di questo confronto, nato con lo scopo di fornire uno strumento agile e pratico per chi lavora nel settore dell’informazione locale. I giornalisti che hanno partecipato alla stesura del presente documento concordano sulla necessità di una maggiore attenzione nella pratica professionale ai temi dell’intercultura e alla conoscenza delle diversità culturali per una trattazione meno parziale e stereotipata del fenomeno migratorio e della presenza dei cittadini stranieri nei vari territori, così come richiamato più volte a livello internazionale da IFJ – ethical journalism – e in Italia da FNSI e Ordine del Giornalisti con la Carta di Roma, in Spagna il codice deontologico della FAPE (Federacion de Asociaciones de Periodismo de España) e in Grecia con varie iniziative, basate e coerenti con la “Guida sulla diversità culturale nei programmi di informazione del servizio televisivo pubblico”.

La stampa locale assume un’importanza strategica nella percezione degli immigrati da parte della popolazione e per garantire ai cittadini immigrati pari opportunità di accesso all’informazione; le modalità che i media utilizzano per descrivere gli immigrati influiscono grandemente sulla percezione, gli atteggiamenti e il giudizio che la popolazione ospitante elabora nei loro confronti e sulla percezione che i migranti hanno di se stessi. La stampa locale in modo particolare – proprio per la sua caratteristica di essere più vicina ai cittadini e al territorio che serve – è in grado di proporre una più attenta e quotidiana conoscenza del fenomeno migratorio e delle espressioni culturali e sociali delle singole persone straniere che risiedono nel territorio. Al tempo stesso la stampa locale ha da sempre e nei vari paesi assolto una funzione di servizio rispetto alle opportunità, risorse e servizi del territorio che sono centrali per promuovere processi positivi di inserimento sociale degli immigrati. La stampa locale è stata perciò individuata come l’ambito privilegiato dai giornalisti che hanno partecipato al progetto Dialogue per un lavoro che abbia una ricaduta immediata e concreta sia dal lato del miglioramento della qualità dell’informazione locale che del recupero della funzione di servizio per un territorio e un pubblico che è sempre più diversificato anche culturalmente.

E’ importante, quindi, che nello svolgimento del proprio lavoro il giornalista di un media locale tenga conto della diversità culturale per servire l’intera popolazione locale inclusi i cittadini di origine straniera e quindi per accrescere anche in termini numerici il pubblico di riferimento; per aumentare il potenziale di storie originali e notizie da raccontare; per contribuire a stimolare la comprensione tra i gruppi etnici, sociali, culturali e religiosi diversi presenti sul territorio e quindi la convivenza democratica.

Il progetto, sviluppatosi nell’arco di tredici mesi, è iniziato con un percorso formativo rivolto ai giornalisti locali ed operatori uffici stampa locali sul tema “Il ruolo del giornalista nella società interculturale”. Docenti di questa prima fase sono stati Gerardo Bombonato, Presidente dell’ Ordine dei Giornalisti Emilia Romagna, Gabriele Del Grande, giornalista “Redattore sociale”, Flavio Tranquillo, giornalista “Sky“. Dopo quattro incontri rivolti alla comunità immigrata e agli studenti delle scuole superiori sassolesi sulla comunicazione giornalistica e i suoi strumenti, i partecipanti sono stati coinvolti in sette “Laboratori” sulla comunicazione giornalistica. Nei due Meeting finali, poi, svoltisi nel mese di maggio a Siviglia e nel mese di Ottobre ad Heraklion, coordinato da Anna Meli, il gruppo di lavoro composto da operatori dell’informazione italiana, greca e spagnola, hanno realizzato il “Vademecum” che racchiude sei punti particolari:

1 Trattare l’immigrazione nella cronaca

2 Riportare il discorso politico e pubblico

3 Riportare dati/Statistiche e sondaggi

4 La rete di fonti informative sul territorio e il ruolo dei giornalisti di origine straniera

5 L’informazione di servizio nella stampa locale

6 Il linguaggio

















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