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Fiorano, incontro con le Associazioni imprenditoriali sul bilancio comunale preventivo 2011

“Nella stesura del bilancio 2011 gli Enti Locali, tra cui il Comune di Fiorano si dovranno misurare con gli effetti dei provvedimenti contenuti nella Manovra Finanziaria: vincoli che renderanno oggettivamente difficoltoso far quadrare i conti. La stretta sul patto di stabilità, inoltre, costringe molti Comuni a rinviare investimenti necessari alle comunità ed utili all’economia del territorio”. “In tale situazione le Amministrazioni dovranno inevitabilmente definire le priorità di destinazione delle risorse disponibili, individuando i settori da tagliare. Scelte che dovranno essere precedute da un aperto confronto preventivo con le Associazioni Economiche”.

Aiutare l’economia e la piccola impresa secondo Confesercenti, Ascom Confcommercio, Lapam Confartigianato Impresa e Cna, significa garantire la produzione di ricchezza per la successiva distribuzione dei redditi alle famiglie del territorio. “Bisogna quindi sottolineare che senza una decisa politica di sostegno alle famiglie e alle P.M.I. che sono l’ossatura del ‘Sistema Italia’ e di converso del “Sistema Fiorano”, difficilmente si potrà uscire in tempi rapidi da questa crisi. Senza contare che occorrerà inoltre investire nella formazione/riconversione dell’attuale forza lavorativa che ha perso o sta perdendo il lavoro e/o favorire nuove tipologie di imprenditorialità”. Le quattro associazioni imprenditoriali hanno pertanto indicato nel corso dell’incontro le priorità in tema di bilancio per le piccole e medie imprese dell’indotto fioranese.

Tariffa sui rifiuti TIA: “Rappresenta uno strumento idoneo a garantire una maggiore equità per cittadini e imprese. Ragione che ci induce a chiedere la risoluzione di alcuni problemi ancora fonte di squilibri e differenziazioni tariffarie tra realtà limitrofe, spesso penalizzanti per le PMI dati i regolamenti comunali su agevolazioni, riduzioni, esclusioni e superfici tassabili, ancora troppo diversi. Occorre quindi ricercare soluzioni condivise, almeno per aree territoriali; più trasparenza nella ripartizione dei costi tra “quota fissa” e “quota variabile”; maggior chiarezza nella ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non, e tra le stesse categorie agganciandole ad analisi reali e non presuntive; applicare uniformemente sul territorio criteri di assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani e definizione delle modalità per il conferimento di quelli prodotti dalle imprese minori”.

Sostegno alle imprese: “Particolarmente teso si è fatto il rapporto tra le aziende e gli istituti di credito, che negli ultimi mesi hanno incrementato la richiesta di garanzie e di tassi di interesse a supporto delle operazioni di finanziamento. In questo contesto, l’imperativo d’obbligo per aiutare concretamente il tessuto produttivo locale, è la riduzione del costo del credito assieme alla diminuzione dei costi delle garanzie alle imprese, con l’obiettivo di assicurare le risorse necessarie per uscire dalla crisi. Ecco perché per l’anno 2011 chiediamo all’Amministrazione Comunale di Fiorano la messa a disposizione di ulteriori fondi ed una migliore loro fruibilità. I bilanci 2011 devono comprendere concretamente uno sforzo per la creazione di fondi destinati ad agevolare le imprese deboli ed in difficoltà”.

Investimenti pubblici: “Possono rappresentare una risposta alla recessione e costituire un volano per la ripresa. Riteniamo pertanto indispensabile sostenere la spesa per investimenti e di sbloccare nel più breve tempo possibile tutte le risorse disponibili per realizzare i piani di investimento programmati. In questa direzione occorre aumentare l’efficacia e l’efficienza degli appalti migliorando le regole generali La possibilità data agli Enti Locali di procedere con l’affidamento diretto delle opere pubbliche per lavori al di sotto di 500.000 euro deve costituire un’opportunità per le imprese locali”.

Semplificazione amministrativa: “La burocrazia complica notevolmente i rapporti tra le imprese e la P. A. rappresentando un freno per lo sviluppo economico. Il peso maggiore di questa burocrazia ricade sulle microimprese. Ecco perché la semplificazione amministrativa deve diventare prioritaria, attraverso l’introduzione di disposizioni chiare, omologando i regolamenti comunali e prevedendo il più possibile lo strumento dell’autocertificazione”.

Esternalizzazione e Welfare: “Le crescenti ed oggettive difficoltà finanziarie degli Enti locali, si scontrano con l’esigenza di fare fronte all’aumento/mutamento della domanda di servizi da parte di cittadini, ed imprese. Per questo proponiamo che in tutti i Comuni e nell’ambito delle Unioni si apra un confronto aperto sul tema delle “esternalizzazioni”. Ciò impone, il rafforzamento del ruolo delle Unioni dei Comuni, l’unico strumento in grado di garantire il necessario respiro a queste azioni. Ci pare inoltre sia arrivato il momento di concretizzare anche in tema di welfare il processo più volte ventilato dell’unificazione degli 8 Comuni”.

Sicurezza: La cultura della sicurezza e della legalità è condizione necessaria per la vivibilità del territorio, il lavoro e per garantire la libertà d’impresa. Purtroppo, la percezione della sicurezza è diminuita mentre aumenta la pressione diretta, grave e continua cui sono sottoposti i titolari di esercizi commerciali, pubblici esercizi, gestori di carburanti, piccole imprese in generale, senza contare i pericoli che derivano dall’infiltrazione della criminalità organizzata. Le Associazioni da tempo hanno alzato la guardia e si sono attivate per monitorare la situazione. “Un impegno che ci concretizza in una serie di proposte, quali: una visione d’insieme dei fenomeni che ispiri un’azione congiunta e sinergica di politiche nella più ampia integrazione possibile fra Polizia Municipale e Forze dell’Ordine, al fine di garantire un maggior presidio del territorio, ponendosi come obiettivo l’attivazione di un servizio d’ordine di quartiere; prevenzione, da perseguire anche con interventi di riqualificazione delle zone degradate; adeguamento degli organici delle Forze dell’ordine, oggi sottodimensionati; impiego di meno personale in questioni burocratiche; rafforzamento delle attività investigative; adeguamento degli organici della Polizia Municipale agli standard regionali, procedendo inoltre all’integrazione intercomunale del servizio; sviluppo di azioni per l’utilizzo di sistemi di difesa passivi da parte degli imprenditori; favorire la diffusione dell’utilizzo della moneta elettronica, riducendo i pagamenti con denaro contante”.

Rete distributiva: “Nella programmazione della rete distributiva occorre abbandonare la logica incrementale, per puntare decisamente sulla qualificazione e innovazione di quella attuale, ad iniziare ovviamente dal commercio di prossimità. Per quanto concerne la realtà di Fiorano è necessario aprire una più puntuale riflessione rispetto agli insediamenti già individuati, in ragione delle variazioni quantitative e qualitative della domanda dei consumi. La crisi economica non giustificherebbe un’ulteriore espansione in termini quantitativi della rete: una riflessione sul comparto “ex Cisa-Cerdisa” è d’obbligo. Sarebbe, inoltre, opportuno un progetto di rilancio complessivo del commercio in centro storico sulla falsariga di quello già predisposto nel 2010, ma con maggiori risorse, oltre ad un’apertura concreta rispetto alle istanze degli operatori che in centro storico lavorano”.

Turismo: “La proposta di una struttura unica di coordinamento delle attività e delle risorse finanziarie può costituire un utile strumento per rendere più produttive le azioni di promozione e commercializzazione turistica. Si tratta, cioè, di mettere a sistema il marketing territoriale come strumento di promozione del territorio. Occorrerà sostenere le politiche locali attraverso piani di marketing urbano e territoriale stanziando adeguate risorse specifiche dedicate a tale funzione progettuale”.
















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