Il Consiglio considera “positiva, la strada confermata dal Governo nazionale e dalla Regione Emilia-Romagna, tesa a incentivare la nascita delle unioni di Comuni e/o su base volontaria delle fusioni di Comuni, finalizzate a costituire Comuni con almeno 10000 abitanti”. L’ordine del giorno approvato ieri pomeriggio all’unanimità invita inoltre “l’Amministrazione provinciale ad adottare e incentivare misure che consentano tale processo di riordino istituzionale”.
Il documento, proposto da Giovanni Venturi (Fds) e sottoscritto da tutti i Gruppi consiliari ad eccezione della Lega, sottolinea che “nella nostra regione su 341 Comuni, 170 contano meno di 5000 abitanti, 13 sono i Comuni con meno di 1000 abitanti e 3 sono quelli con meno di 500 abitanti”.
“Il Decreto Legge 78/2010 approvato in via definitiva dal Parlamento – prosegue l’odg – prevede che i Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti dovranno associarsi o unirsi; la Legge regionale dell’Emilia-Romagna 10/2008 stabilisce specifiche premialità per le fusioni di Comuni con popolazione inferiore a 3000 abitanti, rispondendo a quelle politiche di sostegno, stabilizzazione e consolidamento delle forme associative di riordino territoriale”.
