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Finale, Centrale nell’ex Zuccherificio, Federazione della Sinistra: ‘E ora referendum tra i cittadini’

Le dichiarazioni del presidente di Italia Zuccheri, secondo le quali l’inceneritore al posto dell’ex zuccherificio dovrà comunque essere realizzato anche senza accordi di filiera con le associazioni agricole locali – e dunque il materiale da bruciare potrà provenire da un’area amplissima – sono rivelatrici.

Emerge con nettezza che gli interessi in gioco si fanno beffa delle necessità del territorio, della qualità dell’ambiente, della salute dei cittadini. Business is business, verrebbe da dire.

Ma emerge anche la pochezza, il dilettantismo di una classe politica locale miope e incapace. Soragni e il PD finalese, su questi temi sistematicamente alleati con le Destre in consiglio comunale, sono i massimi responsabili di una situazione che nel tempo va facendosi sempre più preoccupante. Ci hanno venduto fumo, hanno prodotto mille chiacchiere bugiarde sulla “filiera corta”, sul “collegamento con il territorio”, sull’accordo con i produttori locali…

Quando nel corso degli ultimi anni, come Rifondazione Comunista e come Sinistra, abbiamo denunciato i rischi, sottolineato le incongruenze, manifestato il nostro dissenso rispetto a questa riconversione, ci hanno attaccato e sbeffeggiato con protervia. Su di noi sono piovute puntuali accuse di rigidità ideologica e di estremismo.

Ma di estremista vi è solo l’indisponibilità dell’attuale Giunta di considerare ipotesi differenti di riconversione, di valutare percorsi alternativi, come sperimentato in altre realtà dove le amministrazioni hanno oculatamente perseguito soluzioni diverse.

Le Destre finalesi, PdL, liste civiche e LegaNord, dal canto loro, si sono sempre allineate, mai hanno mosso critiche, mai una voce fuori dal coro, sistematicamente complici in tutti i passaggi di Soragni e PD. Dove sono i “Paladini del Territorio”, come amano definirsi i seguaci di Bossi, che regolarmente approvano a Roma provvedimenti che violentano l’ambiente per poi fare le verginelle a livello locale? Dove sono coloro che si riempiono continuamente la bocca con la parola “sicurezza”, si eccitano se si parla di extracomunitari ma poi tacciono quando l’ambiente e la salute di tutti vengono messi a rischio?

Occorre dare la parola ai finalesi, chiedere loro cosa ne pensano, questa è l’unica strada affinchè il nostro futuro non venga sequestrato da amministratori incapaci.

Il referendum è la strada che indichiamo, e la proponiamo a tutti coloro, semplici cittadini, associazioni o altri soggetti organizzati, hanno a cuore la tutela di beni fondamentali come la nostra salute. E su questa via ci adopereremo.

(Federazione della Sinistra: Alberto Ferrari, PRC Finale Emilia, Alberto Boetti, PdCI Finale Emilia)
















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