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Ricezione TV appennino Modena, Leoni (Pdl)

“La Regione mantenga le promesse fatte con il piano telematico e garantisca che i tutti residenti in appennino possano vedere bene e meglio di adesso i canali televisivi anche dopo il passaggio al digitale terrestre”.Lo ha chiesto il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, in una nuova interrogazione regionale sulle difficoltà di ricezione del segnale televisivo previste anche dopo il prossimo passaggio al sistema di ricezione in digitale terrestre nella zona montana della provincia di Modena.

“Le ultime analisi tecniche – ha affermato Leoni – confermano che gli attuali problemi di ricezione delle reti nazionali in molte aree della montagna potrebbero amplificarsi fino a diventare irrimediabili, nel momento del passaggio al digitale terrestre, determinando in diverse zone l’impossibilità di ricevere le stesse reti, se non con il ricorso ad altre tecnologie, come il satellite o la banda larga.

Purtroppo, su questi fronti, la Regione è in netto ritardo rispetto alle promesse fatte. Nel settembre dello scorso anno, in risposta ad una mia interrogazione sugli stessi problemi, l’Assessore regionale Muzzarelli aveva ribadito che obiettivo primario della Regione, già sancito dal piano telematico e dal progetto Lepida, era garantire la ricezione dei segnali televisivi in tutta la montagna, anche dopo il passaggio al digitale terrestre, facendo anche ricorso alle nuove tecnologie ed in accordo con gli enti locali.

Se questa promessa – incalza Leoni – fosse stata mantenuta oggi chi vive in montagna avrebbe meno problemi e soprattutto risposte più esaustive. Invece regna il caos sia sulle tecnologie da scegliere, sia sui costi da sostenere. Per questo chiedo alla Regione Emilia Romagna e al Corecom, Comitato Regionale per le comunicazioni, un impegno concreto soprattutto per garantire a tutti la ricezione del segnale o l’accesso agevolato a tecnologie e strumenti alternativi nelle aree non coperte dal segnale. Chi vive in montagna – conclude il Consigliere regionale del PDL – non può essere considerato un cittadino di serie B”.
















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