Un lungo dibattito serale ha accompagnato lunedì 28 giugno l’approvazione della Tia da parte del Consiglio comunale di Modena, avvenuta con il voto favorevole del Pd e contrario di Pdl, Lega nord, Idv e Modena 5 stelle. Approvato invece all’unanimità l’ordine del giorno della maggioranza emendato dal consigliere Vittorio Ballestrazzi di Modena 5 stelle (che ha di conseguenza ritirato il proprio odg), con il quale si impegna la Giunta ad estendere sul territorio la modalità di raccolta porta a porta, assieme allo sviluppo delle stazioni ecologiche attrezzate, ai servizi su chiamata e alla pianificazione di punti di restituzione presso la rete commerciale.
Per il Pd è intervenuta Ingrid Caporioni, che ha definito “vergognoso” il fatto che “in aula vengano presentati ordini del giorno uguali ad altri già approvati: comporta perdite di tempo”. La consigliera ha ricordato che l’incremento della Tia comporterà “un aumento medio di 4 euro l’anno”, che servirà “per migliorare la qualità dell’ambiente”. William Garagnani ha chiarito che “il Comune non ha alcun atteggiamento ancillare nei confronti di Hera” e che “non si può continuare a descrivere Modena come la città che coltiva il mostro”, con riferimento all’inceneritore. Enrico Artioli ha sottolineato che “la raccolta porta a porta non viene esclusa, ma la riorganizzazione comporta tempi lunghi: accelerando le tappe senza rispettare tempi incomprimibili si rischia di ottenere effetti controproducenti”. Il consigliere ha proposto di modificare l’odg del Pd per accogliere l’esigenza espressa del consigliere Ballestrazzi. Giancarlo Campioli ha presentato la mozione della maggioranza e ha precisato che “lo studio di fattibilità del porta a porta deve essere propedeutico non all’esercizio di bilancio del 2011, ma alla scadenza dell’effettuazione delle gare per i servizi di raccolta”. In seguito al ritiro della mozione da parte del consigliere Ballestrazzi, Campioli ha espresso disponibilità ad accogliere l’emendamento del consigliere all’odg della maggioranza. Paolo Trande, in dichiarazione di voto, ha ricordato che “la scelta di mantenere la tariffa al posto della tassa non è scontata. La sentenza della Corte costituzionale dell’agosto 2009 ha reintrodotto la questione e non è escluso che in futuro un ricorso non metta nuovamente in discussione tutto”.
Per la Lega nord Nicola Rossi ha ricordato che “Hera deve coniugare sempre l’anima privata con quella pubblica”. Ciò “dovrebbe portare al perseguimento degli obiettivi della personalizzazione tariffaria, della tariffazione in base a dove vengono prodotti rifiuti e della premiazione di comportamenti virtuosi”, ha detto. Sandro Bellei si è dichiarato “favorevole” alle isole ecologiche interrate. “Chiedo qualche delucidazione in più sull’isola che sarà realizzata in piazzale san Francesco – ha detto – visti i ritrovamenti che ci sono stati con alcuni scavi”. Per il Pdl Gian Carlo Pellacani ha evidenziato la “risposta negativa del Comune alla richiesta delle associazioni di categoria alternativa all’aumento del 2,5% della tariffa”, definendo “un fallimento” il Tavolo di confronto. “Le associazioni chiedevano di far prevalere l’interesse pubblico anziché quello economico – ha aggiunto – ma evidentemente domina la volontà di Hera e il Comune non ha la forza e la volontà di contrastarla”. Della stessa idea anche Adolfo Morandi, che ha inoltre difeso “la facoltà delle minoranze di portare avanti le proprie idee”. Il consigliere ha criticato, in particolare, “il comportamento della consigliera Caporioni: non è possibile che una persona si possa permettere di dire che la minoranza presenta degli odg per far perdere tempo”. Olga Vecchi si è complimentata con la consigliera “per la sua coerenza: aveva detto che quella del consigliere Ballestrazzi era una perdita di tempo e se n’è andata, anche se ha lasciato le sue cose in Aula”. Per Vecchi “non è questo il modo di collaborare, noi siamo minoranza ma non siamo minorati”. Eugenia Rossi, Idv, ha ricordato che “lo scorso anno la Tia era stata aumentata del 2,2% ed era stato preso il preciso impegno di non aumentarla di nuovo quest’anno. Siamo di fronte alla smentita di un impegno. O c’è un’incapacità nel controllare Hera o c’è una mancanza di volontà politica”. Vittorio Ballestrazzi, Modena 5 stelle, ha ricordato che “già nel 2005 si doveva raggiungere il 50% della raccolta differenziata, poi una legge nazionale ha innalzato l’obbiettivo al 65%. A Modena abbiamo rallentato la marcia e abbiamo deciso di alimentare il mostro, l’inceneritore, il cui raddoppio è costato 90 milioni di euro”. Il consigliere ha infine ritirato il proprio odg e presentato un emendamento a quello della maggioranza che prevede anche la partecipazione dei comitati alle audizioni della Commissione competente sullo studio di fattibilità della raccolta porta a porta.
Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco Giorgio Pighi, il quale ha ricordato che la Tia a Modena “è più bassa rispetto a tanti altri luoghi” e che è importante “raggiungere l’obiettivo di coprire il 100% della spesa per il servizio”.