A 30 anni di distanza sono tornati la’ dove i loro cari erano partiti il 27 giugno 1980, per un ultimo tragico viaggio. Pensando a loro, i parenti delle 81 vittime della strage di Ustica si sono ritrovati a Bologna nella Sala del consiglio di Palazzo d’Accursio per la cerimonia del trentennale del disastro aereo, insieme ai rappresentanti delle istituzioni emiliane e siciliane.
Poi si sono spostati in piazza VIII Agosto, dove e’ stata allestita l’opera di Flavio Favelli che ha ricostruito il telo che copriva il Dc9 Itavia, nelle sue dimensioni originali. Un telo disteso sull’asfalto della piazza. Tappa successiva il museo della memoria di Ustica, in zona Bolognina, dove e’ conservato il relitto ricomposto dell’aereo con l’installazione di luci, specchi e voci firmata da Christian Boltanski.
In Comune Daria Bonfietti, presidente dell’associazione che riunisce i familiari delle vittime, ha letto i telegrammi inviati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal presidente della Camera Giancarlo Fini e dal presidente del Senato Renato Schifani. Poi ha ammonito ”Bisogna smettere di fare polemiche. Ci mancano i nomi dei responsabili, conquistiamoli!”. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il commissario straordinario di Bologna Anna Maria Cancellieri, il sindaco di Ustica Aldo Messina e l’assessore ai beni culturali della Regione siciliana Gaetano Armao.