Laura Boldrini, la portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sarà a Modena per presentare il suo ultimo libro “Tutti indietro”. Domani, domenica 27 giugno, alle 21, interverrà al Loving Amendola, la manifestazione che si sta svolgendo al parco Amendola sud di via Panni, intervistata dall’inviato in Africa di Famiglia Cristiana, Luciano Scalettari. Alla serata, un’occasione per riflettere sul tema dei migranti e sulla legge attuale, interverranno l’assessore alle Politiche giovanili del Comune Fabio Poggi e il responsabile della Commissione cultura della Circoscrizione 3 Andrea Bartolomasi.
“Immigrati o rifugiati, poco importa. Oggi in Italia è più semplice parlare di clandestini e rimandarli tutti indietro”. Lo scrive Laura Boldrini, che in “Tutti indietro” (Rizzoli editore), racconta la storia di Sayed, scappato a undici anni dall’Afghanistan per sfuggire a chi lo voleva far combattere con i talebani, e di tanti altri che l’autrice ha conosciuto nell’affrontare alcune tra le principali crisi umanitarie. “Cosa spinge migliaia di persone a cercare di raggiungere le coste italiane sfidando ogni pericolo? È giusto respingerli, come il governo italiano ha deciso di fare dal maggio 2009?” Si chiede Boldrini, che invita a “non considerare tutti i migranti allo stesso modo, mettendoli in un unico calderone e presentandoli come minaccia alla sicurezza”. Il ricavato delle copie di “Tutti indietro” che saranno vendute domenica, sosterrà il progetto di solidarietà “Ragazzi afghani”.
Lunedì 28 giugno, al Loving Amendola si discuterà della difficile situazione degli ex bambini soldato in Angola a otto anni dalla fine della guerra civile che ha insanguinato il paese africano per 30 anni. Se ne parlerà alle 21 con don Josè Adriano Ukwatchali della missione di Chikuma nella diocesi di Benguela.
