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Sassuolo, PAL: Cardone (PSI) su incontro di inizio discussione

Ieri sera a Sassuolo si tenuta una iniziativa “start up“ sul PAL che dovrà disegnare la struttura sanitaria del triennio 20011/2013. Abbiamo contato 25 persone delle quali il 70% era rappresentata da addetti ai lavori  (funzionari, dirigenti dell’apparato sanitario) e gente quasi niente. Questa cosa ci preoccupa enormemente. Abbiamo preso atto degli “straordinari“ risultati del PAL precedente e meno male che qualcuno, onestamente, ha detto che, ci sono delle “criticità“ nella medicina specialistica ambulatoriale (tempi di attesa), doppioni, sanità ospedaliera MODENA-CENTRICA, carenza di Pediatri di base e di Medici di Base, medicina territoriale cenerentola del sistema. I ben pagati dirigenti ci hanno fornito statistiche autoreferenziali, si sono ben guardati da farci sapere il “costo“, mentre non si sono resi conto che il cittadino utente ha una percezione diversa del sistema sanitario ed il guaio è che gli uomini eletti dai cittadini si ostinano a difendere questo sistema con annesso apparato reclutato e tesserato a questa o a quella corrente di “pensiero” del Partito Dominante“.

Hanno modificato, in questo periodo di validità del PAL persino il linguaggio. Mentre Sassuolo, aggiunge ai cartelli stradali “SASOL“ ieri abbiamo sentito che abbiamo il “TRIAGE“ al Pronto Soccorso, una volta si chiamava “accettazione medica”, che a Sassuolo abbiamo delle “eccellenze“ magnificate, anche, dal Presidente del Nuovo Ospedale di Sassuolo spa, tipo Proctologia (in Rocca direbbero cul), Angiologia, Otorino che fa le plastiche (?) ed altre amenità, ma non ha detto come risolviamo il problema dell’operaio che si rompe una gamba in fabbrica, al traumatizzato stradale con braccio rotto, alla mamma di un cittadino del “Borgo“ che si rompe un femore e deve andare fuori territorio. In compenso abbiamo, una “ottima “divisione di Ortopedia Artoscopica (oggi si dice Eccellenza) dove affluiscono “clienti” danarosi da tutta Italia a farsi il ginocchio usurato in palestra.

Due gli interventi politici importanti e che lasciano ben sperare (Sindaco e Consigliere Comunale del PD Lombardi) in difesa della sanità del territorio e l’impegno a coinvolgere, realmente, tutta la città , superando, anche, le logiche politiche dei “gruppi“ . Non ci hanno convinto le argomentazioni del Presidente della Provincia, compreso le accondiscendenti motivazioni della chiusura di Ortopedia 1 ed al quale è stato contestato, anche, il tentativo, quando era Vice Presidente della Giunta Regionale, fallito, grazie alla determinazione del Consiglio Comunale di Sassuolo, di cancellare il dipartimento Materno Infantile e la Cardiologia a Sassuolo, mentre ci hanno convinto di più le argomentazioni portate dall’Assessore del Comune di Modena. Crediamo che sia utile inserire un altro elemento, venuto fuori, in occasione dell’adozione della delibera del Consiglio Comunale riguardante “servizi socio sanitari da assoggettare ad accreditamento …….” , per semplificare e far capire ai sassolesi, stiamo parlando della delibera riguardante l’utilizzo dei “ricoveri per anziani“ del distretto.

Per poter funzionare, quindi per prendere i soldi del fondo regionale , i “ricoveri“ hanno bisogno di essere autorizzati ed accreditati e nell’attuale fase questi “ricoveri“ hanno bisogno di un “accreditamento transitorio o provvisorio“.

Gli Ammiragli preposti, dopo la battaglia navale, a tavolino, hanno sentenziato che, in base alla popolazione anziana del distretto, ci sarebbe bisogno di 325 posti letto residenziali e che in base alla programmazione 2010 nel distretto, sono, 354 i posti residenziali convenzionati ….! scusate signori Ammiragli ma chi ha gestito le convenzioni fino ad ieri ?

Attualmente, sono in lista di attesa 271 persone, senza contare, aggiungiamo noi, le tante persone che vivono in casa accudite da “badanti” o in altre situazioni più o meno di disagio.

Per l’esatta dimensione del problema……gli Ammiragli dovrebbero, ad esempio, sentire, anche, il volontariato.

Cosa diciamo dei “centri diurni“ attualmente convenzionati con 48 posti letto contro i 56 previsti dagli Ammiragli ?

In conclusione sul territorio sono “autorizzati“ al funzionamento 436 posti letto residenziali e 60 semiresidenziali.

Formigine, ad esempio, con la “Castiglioni“ e “Residenza Formigine srl“ ha una capacità di ben 146 posti letto residenziali e 20 semiresidenziali  il 36 % del residenziali ed il 33 % dei semiresidenziali , degli “autorizzati” del distretto).

A proposito del rapporto pubblico-privato, importante quando apporta sinergie nell’efficienza e nell’ efficacia, ancora oggi, non siamo ancora riusciti a capire come mai dirigenti che fino ad al giorno prima erano in organico alla ASL, il giorno dopo, dimessosi, li ritroviamo alla Direzione di strutture private, convenzionate !

Mettiamo il caso che tale Dirigente, alla ASL, trattava proprio il settore delle convenzioni con strutture residenziali, pensate che tale cosa sia “ normale“ ?

Un altro dubbio, a proposito di chiarezza di rapporti, ma è normale, questa cosa è nel corpo della delibera,a proposito di Casa Serena quando si dice: “…….si stabilisce la possibilità per il soggetto che risulterà aggiudicatario dell’appalto, di accedere all’accreditamento transitorio e successivamente definitivo……..prevedendo che la selezione del soggetto costruttore e gestore della nuova struttura, costituisca anche selezione del nuovo soggetto da accreditare provvisoriamente poi definitivamente…….! Incredibile come si possa mettere il carro davanti ai buoi !

Ma sapete che la “magnifica“ Residenza Formigine srl, attualmente convenzionata per 65 (la metà del surplus dei posti letto residenziali convenzionati,vista che è l’ultima arrivata) posti letto………con la previsione di accreditamento definitivo per la durata di 30 anni ! ….bel vitalizio !

Il problema di fondo, che dovrebbe interessare i sassolesi, è un altro: “Casa Serena “, deve essere una struttura dignitosa, nella quale i sassolesi possono accedere senza burocrazia, autosufficiente e senza problemi di spostamento delle famiglie. Quindi qualità e quantità atteso che il costo per le famiglie è pari ad un Hotel a 5 stelle.

Nel passato, noi Socialisti, abbiamo posto, tutto documentato, nelle competenti istituzioni, la opportunità di trasferire la struttura in centro (vecchio ospedale quando si cominciò a progettare il nuovo) o in alternativa in continuità con il Nuovo Ospedale di Rometta.

Sta emergendo, di nuovo, la volontà di trasferire  Casa Serena”……la questione ci trova attenti a valutare il progetto nella sua interezza, compreso l’utilizzo, nell’uno o nell’altro caso dei terreni di “risulta“.

Sempre a proposito non abbiamo ancora sentito quando si pensa di utilizzare la struttura della ex Casa di Cura Villa Fiorita e finire di pagare, a carico dei sassolesi, la sede ASL di via Alessandrini, che a quanto si dice costa 500.000 euro all’anno!

(Mario Cardone Direzione Provinciale Partito Socialista Italiano)

















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