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Ciliegie, grandine e nubifraci: nel modenese distrutto il 30% del raccolto

«I recenti nubifragi hanno colpito il comprensorio della ciliegia durante il periodo della raccolta distruggendo praticamente quasi tutta la frutta ancora sulla piante che rappresenta circa il 30 per cento della produzione complessiva. A questi si aggiungono i danni provocati dalla grandinata del 13 giugno». Il punto sui danni all’agricoltura è stato illustrato da Giandomenico Tomei, assessore all’Agricoltura della Provincia di Modena, rispondendo in Consiglio provinciale, mercoledì 23 giugno, a due interpellanze presentate da Luca Gozzoli (Pd) e Luca Ghelfi (Pdl).

«La grandine – ha spiegato Tomei – ha colpito a macchia di leopardo parte dei comuni di Vignola in località Basse, Savignano sul Panaro a Magazzeno, a Spilamberto vicino al paese, San Cesario sul Panaro nella zona di Altolà, Castelfranco Emilia e Piumazzo nella zona a sud-est, a Stuffione di Ravarino e a Via Larga di Nonantola».

L’area colpita dalla grandine è stata di circa di 2500 ettari con un danno variabile sulle colture frutticole dal 20 fino all’80 per cento; a Ravarino e Nonantola i danni arrivano al 50 per cento sulle colture di pomodoro, pere e grano, il 25 per cento su mais e vite, il 20 per cento sulla soia e il 15 per cento su sorgo, barbabietole e erba medica.

Le piogge persistenti dal 19 al 21 giugno, invece, hanno causato gravissimi danni “da spacco” alle ciliegie di tutta la zona di produzione stimabili intorno al 70-80 per cento della produzione ancora da raccogliere che rappresenta circa un terzo del totale.

Come ha spiegato Tomei «la legge non prevede più indennizzi ma solo contributi statali per l’assicurazione. Gli eventi dei giorni scorsi rientrano nell’elenco del ministero delle avversità assicurabili: non è possibile quindi chiedere la dichiarazione di eccezionale evento calamitoso. La Provincia effettuerà la mappa delle aree con danni superiori al 30 per cento che sarà trasmessa all’Agenzia delle entrate per rilasciare gli sgravi fiscali previsti».

La buona notizia sono i ceraseti protetti da coperture antipioggia che non presentano danni rilevanti. «Per questo – rileva Tomei – assume ancora maggiore significato l’iniziativa di venerdì 25 giugno di presentazione alle imprese di un nuovo sistema di copertura automatizzato».

Nuovo sistema di copertura

Il nuovo sistema automatizzato di copertura per la protezione dal maltempo delle ceraseti (i frutteti di ciliegi) sarà presentato per la prima volta venerdì 25 giugno a Vignola, in un terreno della zona, dal Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola. All’iniziativa, sostenuta dalla Provincia di Modena, intervengono Giandomenico Tomei, assessore provinciale all’Agricoltura, Mauro Scurani, assessore con delega all’Agricoltura del Comune di Vignola, rappresentanti dell’Università di Bologna e del Consorzio.

L’appuntamento per imprenditori interessati al progetto è fissato alle ore 15 al Marcato ortofrutticolo (via dell’Agricoltura 310) per poi dirigersi nell’area dove è stato installato il nuovo sistema di copertura che, come spiega il coordinatore del Consorzio Valter Monari, che ha seguito la sperimentazione, «grazie al sistema automatico di copertura protegge i frutteti e consente alle aziende di non dover distaccare parte del personale per aprire e chiudere i teli dopo la raccolta».

Come confermano i tecnici la copertura dei ceraseti non diminuisce la qualità del prodotto che invece aumenta in caso di stagioni climaticamente avverse proprio grazie alla protezione da acqua o grandine.

Il nuovo sistema, che nasce dall’adeguamento alle condizioni locali di un brevetto tedesco, può esser installato su frutteti tuttora privi di copertura ma è possibile anche meccanizzare gli impianti già esistenti che ora proteggono circa 40 ettari, in pratica il 10 per cento della produzione.

















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