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Riapre a Reggio il ‘Centro di mediazione sociale’

Riapre oggi, mercoledì 23 giugno, nella consueta sede in via Turri 25/A, il ‘Centro di mediazione sociale’ (conosciuto anche come Centro di mediazione dei conflitti), servizio finalizzato alla convivenza, alla qualità urbana e alla riduzione dei fenomeni di inciviltà che, dopo i primi tre anni di attività, è stato ristrutturato e riorganizzato per ampliarne l’orario di apertura e la capacità di costituire un riferimento per la convivenza nel territorio.

Il Centro – come gli altri aperti in quasi tutte le città dell’Emilia Romagna – si è già dimostrato un utile e apprezzato servizio per l’intero Comune e per il quartiere stazione in particolare. Sono stati una media di 80 ogni anno, infatti, i casi trattati dagli operatori, che per oltre il 70% hanno trovato una ricomposizione positiva.

La nuova struttura sarà il punto di riferimento cittadino anche per il progetto di mediazione tra condomini, sino ad ora centrato sulla zona della stazione, che ha realizzato 638 contatti nei condomini dell’area tra piazzale Marconi, via Turri e le vie limitrofe.

I rinnovati locali e servizi per il pubblico del Centro di mediazione sociale sono stati riorganizzati, anche nella parte di accoglienza al pubblico, e presentati oggi alla stampa e ai cittadini dall’assessore comunale alla Coesione e Sicurezza sociale Franco Corradini, insieme al dirigente Carlo Vestrali e a Elena Torelli, responsabile della cooperativa Mediare che gestirà operativamente il servizio. Erano presenti inoltre rappresentanti di enti e associazioni che collaborano al progetto (Polizia municipale, Ausl, Arci, Cooperativa Papa Giovanni XXIII, Centro d’incontro Reggio est), rappresentanti delle comunità di cittadini immigrati e residenti della zona.

“Il nuovo Centro per la mediazione sociale – ha detto Corradini – è il risultato dell’unificazione di due progetti che abbiamo sperimentato principalmente in questa zona. Da oggi, in alleanza con diversi soggetti della città impegnati su questi temi, ampliamo di più il campo d’azione a tutta la città, senza invadere il campo di chi ha compiti di altro genere, principalmente le Forze dell’ordine, e mantenendo fermo il nostro principale obiettivo: il miglioramento della convivenza.”

Il Centro offrirà un servizio con un ampliato orario di ricevimento – le due mattine la settimana garantite sino ora diventeranno infatti una mattina e due pomeriggi, il lunedì dalle ore 10 alle ore 13 e i mercoledì e venerdì dalle 17.30 alle 20 – e diventerà sempre più punto di riferimento per trattare e risolvere controversie tra cittadini e, in genere, le difficoltà che ostacolano una convivenza tra persone di diversa provenienza o età in una logica di conciliazione della conflittualità. Sarà inoltre un ponte tra Comune e cittadini per cogliere le dinamiche sociali di un territorio sollecitato da importanti mutamenti demografici.

Nel periodo di temporanea chiusura, l’Assessorato alla Coesione e Sicurezza sociale ha comunque assicurato la raccolta delle richieste di intervento presso gli sportelli di Comune Informa e ora potranno essere prese in esame dagli operatori, che contatteranno i cittadini per fissare un incontro.

Per ulteriori informazioni occorre rivolgersi al Centro, in via Turri 25/A, telefono 0522 391084, mail.

Questi gli ambiti di intervento più consueti del Centro di mediazione sociale:

• Controversie condominiali: nel condominio e negli alloggi comunali le discordie e i contrasti tra cittadini italiani, tra cittadini stranieri e tra cittadini italiani e stranieri sono oggetto di frequenti preoccupazioni a carico degli utilizzatori; oltre ai problemi insorgenti a seguito di rapporti di vicinanza e di contiguità, dovuti spesso a stili di vita diversi, vi è infatti la reciproca interdipendenza nell’uso delle cose comuni e degli spazi pubblici. Ugualmente difficile appare poi l’armonizzazione dei vari interessi, poiché sovente subentrano pregiudizi, stereotipi e percezioni selettive che impediscono il dialogo e una gestione positiva dei contrasti.

• Verde privato: questioni generate dalla presenza di alberi o siepi che escono dai confini di proprietà e dalla falciatura dell’erba dei giardini.

• Inquinamento acustico: nei casi in cui l’inquinamento acustico non è tale da rientrare nell’ambito della normativa vigente, ma à comunque causa di disagio per i condomini di uno stabile.

• Inquinamento atmosferico: nei casi in cui le emissioni in atmosfera di canne fumarie di piccole attività (ad esempio pizzerie o ristoranti), considerate emissioni non rilevanti dalla normativa vigente, sono motivo di disturbo per i cittadini residenti nelle immediate vicinanze.

















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