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Lavoro, Osservatorio provinciale modenese: ancora disoccupazione ma rallenta la tendenza

«Prudenza e incertezza, ma certo non scoraggiamento». Sono questi, secondo Francesco Ori, assessore provinciale alle Politiche del lavoro, gli elementi che caratterizzano la “fotografia” dell’occupazione nel modenese in base ai dati riferiti al primo trimestre del 2010. «I dati confermano l’assestamento già osservato alla fine del 2009, con il rallentamento marginale della tendenza negativa, e la lieve crescita degli addetti» ha spiegato Ori in occasione della presentazione del Rapporto dell’Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro, sottolineando però che «non è ancora possibile dire quando arriveranno risultati più stabili».

L’ultimo trimestre del 2009 si è chiuso con un calo sensibile dei posti di lavoro: il 2,3 per cento in meno rispetto alla fine del 2008, pari, in termini assoluti, a 6.500 persone rimaste senza occupazione in un anno. Negli ultimi mesi del 2009, però, si è registrata anche l’attenuazione della tensione con una lieve risalita rispetto alle punte del circa 3 per cento di contrazione raggiunte nel secondo e terzo trimestre. In particolare sono ripartiti i contratti a termine e quelli di somministrazione, mentre prosegue la flessione del lavoro a tempo indeterminato e la trasformazione dei rapporti di lavoro.

Continua a crescere, seppure più lentamente, il numero delle persone in cerca di occupazione (la disoccupazione a fine 2009 ha toccato il 6 per cento) e si incrementano anche le ore di cassa integrazione straordinaria mentre si mantiene elevato, ma anche in questo caso al di sotto dei picchi del 2009, il dato sulla cassa integrazione ordinaria.

Alla fine del primo trimestre del 2010 i lavoratori iscritti alle liste di mobilità erano 8.300, 500 in più rispetto alle iscrizioni di fine 2009, con 1.700 nuovi ingressi. Nei primi quattro mesi dell’anno scendono invece le domande di disoccupazione (secondo l’Inps sono 4.368 contro le 6.424 dello stesso periodo del 2009) ma il numero di lavoratori coinvolti rimane alto: a fine aprile sono saliti a 16.208 i lavoratori disponibili al lavoro presso i Centri per l’impiego, 1.500 in più rispetto al dato di fine 2009.

I settori più colpiti si confermano quello della meccanica, dei trasporti e della ceramica. In controtendenza il settore dell’industria alimentare, che ha confermato i propri addetti, il turismo, la sanità e i servizi alla persona.

















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