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Modena: no del Consiglio comunale ad un’Agenzia per la famiglia

Il Consiglio comunale di Modena ha respinto la mozione presentata dal Pdl nella seduta di lunedì 21 giugno per impegnare sindaco e Giunta a stanziare le risorse necessarie alla costituzione di un’Agenzia per la famiglia, con annesso portale internet, uguale a quella di Parma. Adolfo Morandi (Pdl) presentando l’ordine del giorno ha parlato di “welfare alla parmigiana”. Hanno votato a favore della mozione Pdl, Lega nord e Modenacinquestelle; contrari Pd e Idv.

Il dibattito è stato aperto, per il Pd, da Franca Gorrieri che ha sottolineato come quella citata sia “un’operazione di marketing ben fatta”, mentre “se guardiamo ai contenuti – ha detto – l’unica discriminante introdotta è tra le famiglie fondate sul matrimonio e le altre forme di convivenza, senza introdurre criteri di reddito nel distribuire gli aiuti. Inoltre, i benefici erogati – riduzione dell’addizionale Irpef per i nuclei con figli – ammontano a poco per le famiglie, dai 7 ai 15 euro, ma la loro somma va a erodere il bilancio complessivo”. Giancarlo Campioli e Cinzia Cornia hanno ribadito la “necessità di realizzare condizioni di uguaglianza per tutti a prescindere dal tipo di famiglia e dal numero dei componenti, tenendo invece conto del reddito e della presenza di minori”. Salvatore Cotrino ha parlato di “ipocrisia della destra, che si erge a difensore della crisi della famiglia quando ha creato un sistema capitalistico che rende precario il lavoro” e rende impossibile creare un nucleo familiare. Per Giulia Morini “il sistema dei nidi, l’offerta di ludoteche, la fitta rete di consultori che offre sostegno alle coppie, la family card, il Centro per le famiglie, la rete dei servizi per gli anziani, l’assegno di maternità sono gli strumenti fortemente all’avanguardia che Modena utilizza”. Sulla family card, “inizialmente ideata dal Comune proprio per aiutare i nuclei numerosi, poi estesa a quelli in disagio lavorativo e copiata da altre città” ha insistito Stefano Prampolini. Giandomenico Glorioso ha definito l’Agenzia “una sovrastruttura inutile che non offre nulla in più in termini di servizi” e ha osservato che “la crisi della famiglia è determinata non da scelte politiche di destra o di sinistra, ma da una forte spinta individualista, dallo svilimento del lavoro e dalla paura del futuro”. Per Paolo Trande “nella mozione del Pdl c’è la tendenza a ritenere famiglia solo quella basata sul matrimonio e quindi l’indicazione a dirottare le risorse in quella direzione”. Michele Andreana ha precisato: “Siamo a favore di una politica per le famiglie, ma riteniamo riduttiva l’idea che ne ha la destra, rispetto alle realtà di convivenze con figli, sempre più diffuse anche a Modena. Nulla impedisce al Governo di fare una riforma fiscale con detrazioni per numero di componenti che tengano conto del reddito”.

Anche per Eugenia Rossi (Idv) “dobbiamo renderci conto che esistono nuclei diversi da quelli tradizionali; il concetto di famiglia dominante in Italia ha sempre fatto molto comodo, perché sostituisce il welfare”. E ha concluso: “Tutti i diritti vanno garantiti attraverso servizi universali come sta facendo l’assessorato di questo Comune”.

Per il Pdl è intervenuta Luigia Santoro, secondo la quale “la coppia sposata con figli è un bene per la comunità, insostituibile per il lavoro di cura che svolge; occorre quindi valorizzare, anche fiscalmente, la vera famiglia basata sul matrimonio, che ha una valenza pubblica”. Michele Barcaiuolo ha affermato: “La famiglia deve essere maggiormente tutelata; più è numerosa più aumentano le esigenze e più il sistema deve essere premiante, questo non vuol dire non aiutare gli altri bisognosi”. E ha aggiunto che alle ricadute che penalizzano i nuclei numerosi si può rimediare “con l’Agenzia, ma anche con altri strumenti”. Adolfo Morandi ha detto: “E’ in crisi l’idea culturale alla base della famiglia, le convivenze ne sono la negazione. Inoltre, la famiglia è l’unione naturale di un uomo e una donna, non può essere composta da una sola persona. Occorre recuperare il significato etico e culturale della famiglia attraverso un’Agenzia”. Anche per Andrea Leoni “la famiglia è il soggetto fondante, deve essere al centro e l’esperimento di Parma va guardato con rispetto, come esempio di un’Amministrazione comunale che ha messo al centro delle proprie politiche la famiglia”.

Per la Lega nord, Andrea Galli ha detto di condividere l’ordine del giorno del Pdl, come pure gli interventi del Comune in materia, elencati dalla consigliera Morini, e ha concluso: “La mozione prevede di distribuire le risorse in modo complementare a quanto fatto fino ad ora: la famiglia numerosa ha molti costi che dovrebbero essere alleviati, poiché essa è una risorsa che consente di mettere in campo una serie di ammortizzatori”.

Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle) ha citato gli interventi messi in campo dai governi Prodi e Berlusconi a sostegno della famiglia; ha detto di ritenere “il portale di Parma un assemblaggio di interventi condotti anche dal Comune di Modena” e ha, infine, sottolineato “la necessità di favorire le famiglie”.

















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