Il Presidente di PromoBologna prof. Roberto Grandi ha tenuto una relazione al Forum internazionale “Patrimonio culturale e Rigenerazione urbana” organizzato dall’Unesco e dall’Expo di Shanghai alla presenza di 700 delegati a Suzhou, in Cina.
Le presenze del Ministro della Cultura cinese Cai Wu, del vice direttore dell’Unesco e del sotto segretario dell’Onu hanno sottolineato l’importanza del Forum che ha affrontato il tema della centralità delle città e del ruolo che ricopriranno nei prossimi decenni.
Di grande significato la presenza di influenti leader cinesi: oltre al Ministro della Cultura e agli alti funzionari di questo ministero, i sindaci di Suzhou e Shanghai, governatori di provincie e membri del Partito Comunista Cinese.
“E’ la prima volta che personalità politiche cinesi così autorevoli hanno affermato che al centro dello sviluppo futuro della Cina vi deve essere il tema dell’identità plurale delle città, come elemento di coesione e identità interna e di riconoscibilità e immagine esterna”, sostiene il prof. Grandi, “vi è stato un importante riconoscimento esplicito dei limiti di uno sviluppo urbano che per ragioni economiche sopprime le memorie del passato e si è preso l’impegno di introdurre nelle scelte urbanistiche il rispetto del patrimonio culturale con l’intento non di museificare le città, ma di renderle centri vivibili, ponendo la cultura e la creatività quali motori di sviluppo”.
La relazione del prof. Grandi è stata apprezzata perché ha affrontato questi stessi temi partendo da una riflessione dello sviluppo delle politiche culturali europee dagli anni ’70 ad oggi. Dalle politiche di democratizzazione e decentramento della cultura degli anni ’70 al city marketing ai, progetti di rigenerazione delle città e alla pianificazione culturale degli anni ’90, fino alle politiche per lo sviluppo delle città creative di questo decennio. Particolare interesse ha suscitato l’illustrazione che il prof. Grandi ha fatto del “caso Bologna”, di cui ha ripercorso le scelte di politica culturale con le potenzialità non sfruttate di Bologna Città Europea della Cultura e la necessità di andare oltre l’accrescimento delle risorse culturali per portare avanti iniziative in grado di favorire lo sviluppo delle imprese creative del territorio riaffermando il ruolo urbano della cultura quale elemento di coesione e integrazione sociale.
La presenza a questo Forum è stata anche l’occasione per il prof. Grandi di visitare l’Expo il 15 giugno, il giorno del maggior afflusso in assoluto, con quasi 550mila visitatori. “Lo stand della città di Bologna – spiega – è stato visitato, in questo giorno, da molte migliaia di persone ma ha retto l’urto meglio di tanti Padiglioni in quanto non ha un percorso obbligato e chiuso con strettoie a imbuto che bloccano l’afflusso del pubblico per ore. L’assenza di barriere del nostro stand facilita non solo l’afflusso, ma la possibilità di soffermarsi sui singoli contenuti proposti e di fare il download sui cellulari delle informazioni sul nostro territorio contenute in tre totem”.