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Moto, Garelli: troppi intoppi impediscono acquisto della Moto Morini

Nuova Garelli spa, che fa capo a Paolo Berlusconi, esce dalle trattative per il salvataggio e l’acquisizione delle attività della storica azienda Moto Morini di Casalecchio di Reno, in fallimento. Lo rende noto la società milanese, parlando di un nuovo intoppo alla trattativa e dell’impossibilita’ di giungere prima di procedere a un accordo con i sindacati.

”L’incontro indetto dall’Assessore alle Attivita’ Produttive della Provincia di Bologna, Graziano Prantoni, programmato per oggi nella sede della Provincia stessa – scrive Garelli – e’ stato annullato e rinviato sine die. La comunicazione, pervenuta via fax nella serata di giovedi’ 10 giugno, adduceva, per l’annullamento, motivazioni poco comprensibili”. L’incontro era l’aggiornamento di quello del 7 giugno e, ”considerate le positive discussioni intercorse in tale occasione, le manifestazioni reciproche di interesse a definire una soluzione concordata tra Nuova Garelli e organizzazioni sindacali ed i punti marginali rimasti ancora in sospeso, negli intendimenti di tutti, sarebbe dovuto essere l’occasione per la formalizzazione e la sigla dell’accordo conclusivo. Naturalmente l’accordo con i sindacati, preliminare alla presentazione, da parte di Nuova Garelli, di una nuova proposta finanziaria al giudice Fallimentare, sarebbe divenuto componente vincolante all’atto di accoglimento della proposta stessa. Alla luce di questo nuovo ostacolo e della impossibilita’ quindi di stringere un accordo con le Os per motivi non chiari, Nuova Garelli si sente in dovere di mettere la parola fine a questa vicenda che potrebbe avere i connotati di una telenovela a puntate, se non vedesse – come invece purtroppo accade – coinvolte e a casa senza lavoro le maestranze di Moto Morini in fallimento”.

”Nuova Garelli – conclude la spa – ha maturato questa decisione dopo che per due volte – la prima in sede di concordato e la seconda, dopo la dichiarazione di fallimento, su invito specifico dell’assessore Graziano Prantoni a riconsiderare la propria posizione che escludeva un interesse dopo il fallimento stesso – ha cercato una soluzione alla vicenda Moto Morini, con proposte che avrebbero salvaguardato il mantenimento della storica azienda a Bologna, mantenuto l’occupazione di un importante numero di risorse, offerto incentivi a quelle residuali ed investito significativamente, e che cio’ nonostante ha visto vanificare gli sforzi che avrebbero consentito il rilancio delle attivita’ dell’Azienda bolognese”.

“Accolgo con sorpresa la dichiarazione della Garelli in cui si prospetta un loro disimpegno per la Moto Morini a seguito del rinvio dell’incontro fissato in data odierna”.

Così l’assessore  provinciale alle Attività Produttive Graziano Prantoni in merito alla decisione della Nuova Garelli.

“Prima di inviare la lettera con cui ho posticipato la riunione del Tavolo di Salvaguardia previsto per oggi, 14 giugno, è stata mia cura anticipare ai rappresentanti dell’azienda le motivazioni di tale rinvio – prosege Prantoni- . Ricordo che la procedura fallimentare regola la vendita tramite gara competitiva nel corso di un’asta pubblica (secondo la legge fallimentare) e un accordo sindacale nel caso in cui il trasferimento di azienda preveda solo la parziale rioccupazione dei lavoratori alle dipendenze dell’acquirente, come in questo caso poiché l’attuale proposta di Garelli prevederebbe il reimpiego parziale dei 57 addetti. Le organizzazioni sindacali mi hanno chiesto nel corso della settimana tempo per valutare meglio le condizioni della proposta di Garelli ed, eventualmente, di approfondire altre ipotesi possibili. L’obiettivo del Tavolo di salvaguardia è il mantenimento del sito produttivo di Casalecchio di Reno e dell’occupazione.

Al fine di poter riconvocare un Tavolo in grado di concludere il buon lavoro fino ad ora svolto, ho ritenuto di aderire alla richiesta delle organizzazioni sindacali, affinché tutti fossero nelle condizioni di sottoscrivere un accordo già in gran parte definito. Avevo anche anticipato di tenersi pronti per una riconvocazione per lunedì prossimo. Tutto ciò per creare le condizioni per giungere ad una positiva conclusione delle trattative in corso” – conclude l’assessore provinciale alle Attività Produttive.

















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