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Provincia e Comune di Cadelbosco di Sopra in merito alla situazione degli allevamenti suinicoli

A seguito della richiesta di riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) da parte dell’Amministrazione comunale di Cadelbosco di Sopra, che prevede le modalità di gestione dell’allevamento e le tecnologie da utilizzare nella ditta “Le Fontanelle” di Cadelbosco di Sotto, la Provincia ha programmato per lunedì 21 giugno una Conferenza dei Servizi con gli organi tecnici e gli enti competenti (Comune di Cadelbosco di Sopra, Arpa, Ausl e Crpa) per definire gli interventi migliorativi da prescrivere nell’autorizzazione.

In attesa della Conferenza, sono comunque già state intraprese alcune azioni per la salvaguardia del territorio. Entro fine giugno sarà effettuato il monitoraggio sulle falde acquifere sotterranee (0-20 metri) ed è in corso l’individuazione dei pozzi su cui effettuare un campionamento. L’Amministrazione comunale ha coinvolto direttamente il comitato “Aria pulita per Cadelbosco”, i cui componenti sono stati invitati a mettere a disposizione i pozzi di proprietà per l’effettuazione delle analisi, nonché i risultati di rilievi effettuati in forma privata. Questa prima fase di screening si completerà nell’arco dei prossimi quattro mesi.

E’ inoltre in fase di realizzazione da parte di Crpa (Consorzio ricerche produzioni animali) un’indagine conoscitiva sulla popolazione locale in merito all’impatto odorigeno dell’allevamento suinicolo sui dintorni, così come richiesto dall’Amministrazione comunale all’azienda “Le Fontanelle”.

Lo stesso Comune di Cadelbosco di Sopra ha poi emesso un’ordinanza, in vigore dal 25 maggio, volta a contenere la proliferazione di mosche e altri insetti nocivi che si possono sviluppare nei mesi estivi. L’ordinanza impone l’adozione di adeguate misure di prevenzione e protezione contro le mosche e altri insetti, sia mediante opere di protezione da installarsi presso i locali che ospitano materiali o animali che costituiscano potenziale fonte di concentrazione degli infestanti, sia tramite la costante ed accurata pulizia dei locali. Per le aziende sottoposte a regime di autorizzazione integrata ambientale (AIA) viene richiesto uno specifico piano di lotta integrata con relativa documentazione delle modalità e dei tempi dei trattamenti, oltre che delle caratteristiche dei prodotti impiegati. Vengono inoltre introdotti vincoli sulla presenza dei cumuli di sostanze organiche in campagna e sulle modalità di trasporto di dette sostanze. Sono regolati anche gli eventuali trattamenti su larve o insetti adulti da eseguirsi nei centri abitati e nel restante territorio comunale e la gestione delle raccolte di acqua non eliminabili per evitare il diffondersi della zanzara tigre.

L’Amministrazione comunale, inoltre, mantiene costanti rapporti con il Comitato “Aria pulita per Cadelbosco”. In particolare, il 1 giugno scorso, il Comitato è stato informato in merito allo stato della procedura di VIA (Valutazione di impatto ambientale) dell’allevamento Aras, attualmente sospesa in attesa delle numerose ed approfondite richieste di integrazione che sono state avanzate dalla Conferenza dei Servizi (Provincia, Arpa, Ausl, Comune di Cadelbosco di Sopra e Crpa).

Al Comitato è stata consegnata copia del Piano di monitoraggio relativo alle acque sotterranee in ufficialmente deliberato dalla Provincia e dai Comuni di Cadelbosco di Sopra, Bagnolo in Piano, Gualtieri e Novellara.

Infine, in merito ai controlli sulla gestione dell’attività di spandimento liquami, oltre all’impegno della Polizia municipale, l’Amministrazione comunale ha richiesto alle altre autorità preposte al controllo del territorio (Carabinieri-Noe, Corpo Forestale dello Stato, Arpa, Ausl) un’azione di assidua vigilanza.

















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