L’Aniem – Associazione Nazionale delle pmi edili manifatturiere della Confapi – è fortemente contraria allo stralcio delle norme sulle opere specialistiche che sembra profilarsi per sbloccare il regolamento attutivo del Codice Contratti.
“Ci sembra assurdo che una misura effettivamente capace di incidere sulla riforma del sistema di qualificazione – dichiara il Presidente, Dino Piacentini – debba essere abbandonata per evidenti difficoltà a trovare un punto di equilibrio tra imprese specialistiche e grandi imprese.”
In questo modo l’Aniem reagisce alla notizia relativa alla possibile imminente approvazione del Regolamento da parte del Consiglio dei Ministri, favorita proprio dall’eliminazione dell’Allegato tecnico con il quale si prevedono requisiti finalizzati a favorire una qualificazione più specialistica.
“La priorità deve essere quella di migliorare la capacità selettiva del mercato, di rafforzare gli strumenti di corretta concorrenzialità, di premiare gli operatori tecnicamente capaci di eseguire gli interventi. Ciò è possibile – continua Piacentini – solo imponendo requisiti tecnici più specifici e rapportati alle categorie di opere per le quali l’impresa chiede di essere attestata: quantità ed individuazione delle attrezzature tecniche devono essere riferite alle particolari tipologie di attività svolta.
Continuare a richiedere una soglia minima di attrezzature, non differenziandola soprattutto qualitativamente, significa rinunciare all’obiettivo di migliorare la capacità complessiva del settore. Se il problema dell’Allegato era quello di una possibile restrizione della concorrenza – conclude Piacentini – si potevano rivedere i parametri, ma non abbandonare un’impostazione che, invece, andava nella giusta direzione di rendere le norme funzionali alla valorizzazione delle imprese più qualificate”.