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Anziana uccisa nel 2000 a Sasso Marconi: sarà riesumata la salma

Sarà riesumato il cadavere di Tommasina Olina, la pensionata 78enne uccisa selvaggiamente all’interno della sua abitazione di Badolo, paese di montagna nel comune di Sasso Marconi sull’Appennino bolognese, nel gennaio del 2000. E’ stata accolta dal Gip di Bologna, Andrea Santucci, la richiesta di incidente probatorio del pm Stefano Orsi che coordina le indagini svolte dai carabinieri. La perizia, in programma entro la fine del mese, dovrà accertare se le ferite mortali inflitte all’anziana donna, che fu ritrovata con il cranio fracassato, sono compatibili con l’ascia rinvenuta nella legnaia del casolare che gli investigatori ritengono l’arma del delitto.

Per l’omicidio della 78enne è indagato il figlio, un agricoltore di 47 anni, che all’epoca del fatto viveva con la madre. Il caso fu inizialmente archiviato e furono le risultanze degli accertamenti del Ris di Parma a dare una svolta alle indagini. Grazie a rilievi scientifici effettuati sull’ascia, infatti, i militari sono riusciti ad individuare tracce biologiche con i profili genetici della vittima e del figlio.

Secondo gli inquirenti il movente dell’omicidio potrebbe essere legato a motivi economici; in particolare terreni agricoli e somme di denaro di proprietà dell’anziana donna che sarebbero poi passati al figlio come eredità. Dal canto suo l’uomo, secondo quanto disse agli investigatori dopo la morte della madre, quella sera era stato nell’abitazione della ex compagna, a Monzuno, dove vide un film. Al suo rientro a casa notò segni di scasso sulla porta e scoprì la madre stesa sul pavimento in un bagno di sangue e con il cranio sfondato. Nel fascicolo degli indagati sono iscritte altre due persone: un amico di famiglia accusato di false dichiarazioni al pm e la madre dell’ex compagna del fuiglio della vittima, che dovrà rispondere anche di favoreggiamento perchè avrebbe contribuito ad avvalorare l’alibi del 47enne.

















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