Sono le antiche gesta cavalleresche il filo conduttore della 16ª edizione di “Finalestense”, la manifestazione che da venerdì 11 a domenica 13 giugno farà rivivere a Finale Emilia l’atmosfera e lo sfarzo della corte cinquecentesca degli Este. Sono infatti l’epopea degli eroi creati dal Boiardo e dall’Ariosto, i paladini Rinaldo e Orlando, la nobile Bradamante e il suo innamorato Ruggiero, e l’impresa di San Giorgio che sconfisse il drago a ispirare le “disfide” delle Cerchie in lizza per la conquista del palio. A duelli e giostre si alterneranno momenti di festa e di gioco, musica e danze, mercati e banchetti per un evento che coinvolge l’intera città e attira moltissimi visitatori. “Finalestense” è organizzata dal Comune di Finale in collaborazione con l’associazione culturale Catrum Finalis, il Consorzio europeo rievocazioni storiche, l’Ordine delle Cerchie, con il sostegno delle Fondazioni Cassa di risparmio di Mirandola e di Cento e con il patrocinio della Provincia di Modena.
«Un momento di festa che fa rivivere gli spazi della città e coinvolge tutti, associazioni e cittadini, e l’occasione di valorizzare, anche con un ritorno turistico ed economico, la lunga e ricca storia di Finale» commenta Elena Malaguti, assessore provinciale alla Cultura.
Ad aprire la manifestazione, venerdì 11 giugno, dalle ore 20, saranno la benedizione dei gonfaloni e il grande corteo delle cerchie in lizza. I pomeriggi di sabato e domenica saranno dedicato alle “disfide” che si concluderanno, domenica 13 alle 22,30, con la disfida dei sacchi e la consegna del palio alla cerchia vincitrice. Tra una sfida, un duello e una giostra ci si potrà divertire curiosando tra i banchi del mercato del 1300, quello rinascimentale e quello artigianale e delle meraviglie, assistendo al festino alla corte del governatore o agli spettacoli di strada animati da maghi e indovini, giullari e musicisti, attori e danzatori. Per tutta la manifestazione saranno aperte le mostre storiche “La Rocca grande del Finale” e “Cavalieri in Europa dal 12° al 16° secolo”, alla rocca grande, e “La Torre del Finale” alla torre marchesana, e naturalmente si potranno gustare piatti tipici e rinascimentali nelle numerose locande e taverne aperte in città.