Inaugura sabato 12 giugno 2010 alla Rocca di Vignola il progetto espositivo della Fondazione di Vignola, curato dal fotografo Massimo Trenti, nell’ambito della manifestazione Accadde in Rocca giunta alla sua quarta edizione.
La mostra prevede l’incontro con 10 immagini narranti che raccontano, con l’ausilio di registrazioni di voci di attori, diverse suggestioni raccolte dall’interpretazione della tracce lasciate da passati visitatori. A queste si aggiungono 21 immagini di grande formato. Tutte sono dislocate dei tre piani della Rocca. In una piccola e suggestiva sala verranno poi proposte, in proiezione, oltre duecento fotografie realizzate durante i lavori. Queste costituiscono un corollario, a libera interpretazione, alle 31 precedentemente analizzate come cuore iconografico della mostra.
Al visitatore si propone anche l’attraversamento della Linea del tempo; nella Sala degli Stemmi una raccolta di dati ed avvenimenti della storia vengono accostati alle varie fasi della vita della Rocca.
Un’installazione chiude, ma può anche aprire, il percorso espositivo. Nella corte della Rocca infatti, è allestito un grande pannello-laboratorio che deve raccogliere, invece, i segni lasciati dall’ispirazione e dalla fantasia dell’attuale visitatore.
I Segni che vivono sulle pareti della Rocca e danno vita a questa mostra sono un deposito della memoria; conservano le tracce della vita e delle storie di tanti uomini comuni che hanno affidato il loro “messaggio nella bottiglia” a questo monumento perché lo rendesse eterno.
Dalle pareti dei sotterranei, delle prigioni e delle sale della Rocca, i Segni sono portati alla luce, ma non tutto può essere visto: ci sono tracce che solo lo sguardo attento di un fotografo, Massimo Trenti, può rendere leggibili.
La mostra rimarrà aperta con ingresso gratuito fino al 1 novembre 2010 nelle sale della Rocca di Vignola (Piazza dei Contrari 4, Vignola). Sarà accompagnata da un catalogo che raccoglierà le fotografie entrate nella mostra, accompagnate dal testo del gruppo di immagini narranti, e dalle mappe che forniscono la chiave di accesso all’esposizione.
Per maggiori informazioni Fondazione di Vignola.
