Sala stracolma ieri sera al convegno dal titolo “Energia nucleare? Sì, per favore…” organizzato dal Coordinamento provinciale del Popolo della Libertà, da Fabio Filippi e da Fabrizio Tirelli. Dalla Sala del Capitano del Popolo dell’Hotel Posta è ripreso, a Reggio Emilia, il dibattito sul nucleare.
L’insigne Docente di Chimica Ambientale dell’Università di Modena, nonché editorialista del quotidiano il Giornale, Franco Battaglia, si è confrontato per oltre tre ore con i cittadini reggiani sul tema del nucleare, vantaggi e svantaggi. Un dibattito costruttivo che ha dipanato tanti dubbi su un argomento particolarmente controverso nel nostro Paese.
Battaglia ha affrontato le tante problematiche connesse alla rinuncia, in Italia, del nucleare. L’Italia paga il chilowattora elettrico più di tutti gli altri paesi europei. Oltralpe sono attivi solo per noi otto reattori, su un totale di 59 centrali nucleari.
Il Docente ha sottolineato l’economicità, rispetto alle altre fonti energetiche, della produzione nucleare. Con una “lenticchia” di uranio si genera la stessa energia che si produrrebbe con 2-3 container di carbone o petrolio e con costi ridotti.
Sono stati smontati tanti luoghi comuni: l’uranio 235, attualmente utilizzato, si esaurirà tra circa 70-80 anni, mentre ci saranno riserve per 800-1000 anni di uranio 238, stessa cosa per il torio. In tutto il mondo sono in costruzione 45 nuove centrali nucleari di cui una decina in Cina. Attualmente, nel pianeta, sono attivi 436 reattori di seconda e terza generazione. In Usa, con l’amministrazione Obama, è stata programmata la costruzione di 11 nuove centrali.
Battaglia ha inoltre spiegato in modo approfondito il sistema di smaltimento delle scorie radioattive, smontando le tante notizie false che i media ci propinano. Il Professore ha, inoltre, definito “superata” la produzione di energia solare: non è la produzione di energia che crea posti di lavoro ma il suo consumo, destinato ad aumentare nei prossimi anni.
“Da Reggio – afferma Filippi – si è riaperto il dibattito sul nucleare. Abbiamo voluto che a parlarne fosse uno dei massimi esperti nazionali: il professor Franco Battaglia. Abbiamo interpellato la scienza. Se non v’è corretta informazione non si può liberamente scegliere e se non si può liberamente scegliere non può esservi democrazia”.
Anche Tirelli ha biasimato il comportamento dei tanti “specialisti” del settore che invece di raccontarci le cose come stanno hanno optato per la disinformazione.
Camurani ha riferito dell’importanza di riattivare, attraverso le università, la ricerca in ambito nucleare. Il nucleare, negli anni, ha dimostrato di essere più sicuro di tanti altri sistemi di produzione energetica.