Dopo le recenti turbolenze sulle piazze finanziarie europee e l’attacco speculativo portato nei confronti dell’euro la cattedra di Economia Politica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia propone una interessante lettura della situazione attraverso un autorevole studioso.
E per la giornata di domani – martedì 18 maggio – alle ore 16.30 nell’Aula Magna della sede di facoltà Lettere e Filosofia (Largo Sant’Eufemia 19) a Modena ha invitato il prof. Lucio Caracciolo (foto), Direttore della rivista “LiMes”, che nel suo ultimo numero ha dedicato ampio spazio al tema della conferenza: “L’Euro senza Europa”.
La revocazione del titolo della lezione introdotta dal prof. Giampaolo Caselli dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia consentirà, comunque, di approfondire molte delle domande che analisti, operatori e studiosi si pongono in questi giorni: dove va la moneta senza stato? Se Atene fallisce, fallisce solo Atene? Come (non) ci vedono americani e cinesi?
“I drammatici avvenimenti sui mercati finanziari mondiali di queste ultime settimane – chiarisce il prof. Giampaolo Caselli, docente di Economia Politica all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – non riguardano solo il problema greco o spagnolo o portoghese, ma lo stesso futuro della Unione Europea e la stessa esistenza del sistema monetario europeo e dalla sua moneta, l’euro. Il crollo dei mercati finanziati in realtà non pone in pericolo solamente la stabilità del sistema finanziario dell’area euro, ma di tutto il sistema finanziario mondiale come testimoniano i crolli di Wall Street, Tokio e Pechino. E’ evidente che tali avvenimenti avranno un effetto non solo economico ma anche geopolitica tanto da ridisegnare i rapporti di forza tra aree economiche mondiali. Il pericolo che incombe è che la soluzione di questi squilibri non avvenga in modo pacifico, ma finisca per innescare tensioni politiche di grande e difficile soluzione. Siamo di fronte al più grande evento politico degli ultimi 65 anni, dalla fine della seconda guerra mondiale, che necessita un ridisegno dell’assetto complessivo mondiale: le classi dirigenti mondiali per ora si muovono in maniera incerta e non sembrano avere consapevolezza delle conseguenze di una crisi che ha valenza sistemica”.