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Ginevra innovazione e ambiente protagonisti allo stand Ferrari

Dopo il grande successo della 458 Italia, una vettura che unisce prestazioni e sportività alla massima efficienza, tanto che con una potenza specifica record di 127 CV/litro raggiunge un valore da primato di 307 gr/km per quanto riguarda le emissioni di CO2, Ferrari presenta al Salone di Ginevra due importanti novità: il sistema Stop & Start sulla Ferrari California, che rappresenta una prima assoluta per vetture ad alte prestazioni, e la vettura-laboratorio HY-KERS che mostra al grande pubblico le soluzioni legate alle tecnologie ibride in corso di studio da parte dei tecnici di Maranello.

Il sistema Stop & Start, da oggi sulla Ferrari California, consente sul ciclo combinato (ECE + EUDC) di abbattere i consumi e le relative emissioni di CO2 del 6% raggiungendo il valore di grande rilievo di circa 280 gr/km. L’introduzione di questo sistema garantisce un’istantanea risposta alla partenza passando dalla condizione di fermata a quella di marcia in soli 230 millesecondi, un tempo che rende impercettibile per il pilota la fase di riaccensione.

Questo è un ulteriore passo nella strategia, in atto da tempo, di riduzione dei consumi e delle emissioni e che riguarda il moto-propulsore e il veicolo nel suo complesso. Ad esempio la Ferrari California nel suo 8 cilindri a iniezione diretta beneficia anche di una soluzione che riduce gli attriti interni meccanici ed idraulici. Un sistema di lamelle elastiche annulla l’effetto della variazione di pressione sotto i pistoni che normalmente genera una coppia resistente al motore. Sempre rivolte a contenere gli attriti anche il trattamento DLC (Diamond Like Carbon) delle punterie e la particolare finizione degli alberi di distribuzione, soluzioni innovative che sono state estese a tutta la gamma.

L’altra novità presentata al Salone elvetico guarda più al futuro e mostra per la prima volta la vettura laboratorio HY-KERS che consente di abbattere del 35% le emissioni di CO2 nel ciclo combinato (ECE + EUDC). La vettura laboratorio è basata sulla 599 GTB Fiorano ma le soluzioni attualmente allo studio potranno essere installate su tutte le future Ferrari, 12 o 8 cilindri e indipendentemente dal posizionamento del propulsore. Grazie alla costante ricerca e all’esperienza maturata in Formula Uno, l’applicazione studiata a Maranello accentua il carattere sportivo delle Ferrari e il divertimento di guida.

Questo studio ha anche l’obiettivo di valutare le soluzioni possibili applicabili alle vetture Ferrari per essere in linea con le future normative sui limiti di emissioni di CO2 specialmente sul ciclo urbano. Questo ciclo infatti penalizza in particolar modo le vetture sportive, i cui motori sono progettati per offrire le massime prestazioni ed essere più efficienti ad alti regimi, mentre premia l’utilizzo prevalentemente a basso carico di una vettura.

Numerosi gli aspetti originali dello studio della Ferrari ad iniziare dall’architettura: la distribuzione delle masse, con il posizionamento delle batterie sotto al pianale, consente di abbassare il baricentro accentuando la sportività. Inoltre, anche grazie al motore elettrico particolarmente compatto accoppiato alla parte posteriore del cambio F1 a doppia frizione, la vettura laboratorio mantiene inalterati gli spazi sia dell’abitacolo che del vano bagagli.

I tecnici di Maranello hanno beneficiato dell’esperienza nel mondo delle competizioni anche per quanto riguarda l’ideazione, l’ingegnerizzazione e la costruzione dell’innovativo motore elettrico, che eroga una potenza di oltre 100 CV. Di diretta derivazione dalla Formula Uno gli algoritmi di controllo da parte del sistema elettrico di coppia, trazione e ripartizione frenata.

Lo studio proposto con la vettura laboratorio HY-KERS rappresenta una delle soluzioni tecnologiche possibili all’interno di una più ampia strategia di continua evoluzione del veicolo per aumentarne l’efficienza complessiva. Prosegue pertanto la ricerca per la riduzione della resistenza aerodinamica, il miglioramento del rotolamento degli pneumatici, il contenimento dei pesi oltre agli interventi sul motore termico volti a minimizzare gli attriti e migliorarne la resa.

Le attività di ricerca per la riduzione dei consumi non riguardano solo le vetture, ma anche i metodi produttivi nel campus di Maranello, dove le Ferrari vengono prodotte in tutte le loro fasi, dalla fonderia alla finizione. Nel 2010 la Ferrari abbatterà di 30 mila tonnellate (-40%) il livello di emissioni CO2 e del 65% quelle di Polveri Sottili, un risultato raggiunto grazie ad un impianto fotovoltaico e al più grande impianto di trigenerazione d’Italia (che produce elettricità, acqua calda e fredda) che rendono Ferrari autosufficiente dal punto di vista energetico.

Con questo abbattimento Ferrari raggiunge gli obiettivi di Kyoto 10 anni prima della scadenza e con il doppio del valore richiesto all’Europa.
















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