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Alla Gabella di Reggio “Guida alle leggende del clima che cambia”

Mercoledì 3 marzo alle ore 21 Gabella, l’associazione sotto l’arco di via Roma festeggia i quattro anni di attività con un incontro dedicato alle tematiche ambientali e al clima. La scuola di etica e politica ospita il docente Stefano Caserini autore di “Guida alle leggende sul clima che cambia. Come la scienza diventa un’opinione”.

Non è vero che il clima sta cambiando, e se anche fa più caldo è tutta colpa del Sole. Macché, la causa di tutto sono i raggi cosmici, e comunque il clima è sempre cambiato: la Groenlandia era la “Terra Verde”, coperta di alberi, e in Inghilterra cresceva la vite. E poi lo scrivono anche sui giornali, che con la neve che è venuta giù questo inverno non c’è il riscaldamento globale… quindi va tutto bene, non preoccupiamoci. L’industria del negazionismo sul tema dei cambiamenti climatici, grazie al sostegno di lobby parecchio interessate e di media e giornalisti compiacenti, ha ripetuto per anni questi e un’altra manciata di argomenti fino a dargli una parvenza di plausibilità. In realtà, queste affermazioni non reggono a una verifica scientifica: Stefano Caserini analizza le “leggende” più sfruttate dai negazionisti e ne dimostra l’infondatezza e l’incoerenza. E lo fa con chiarezza e ironia, strappandoci, nostro malgrado, più di un sorriso amaro.

Secondo Science il 98% degli scienziati che studiano il clima afferma che il cambiamento climatico esiste ed è con ogni probabilità ricollegabile alle attività umane. Nonostante ciò alcuni media presentano una visione del problema che oscilla fra la negazione dell’esistenza del riscaldamento globale e l’affermazione che la scienza sia ancora divisa.

Nel settore dell’informazione sui cambiamenti climatici si assiste da qualche tempo a una pericolosa biforcazione. Da un lato, la quasi totalità degli scienziati è concorde nell’indicare nelle attività umane il principale responsabile dell’aumento di CO2 nell’atmosfera con la conseguente crescita delle temperature globali, a cui diventa sempre più urgente fare fronte con politiche e strategie mirate; dall’altro, sui media trovano spazio argomentazioni che di scientifico spesso hanno poco e che negano qualunque valore all’imponente mole di evidenze che si va via via accumulando. Non passa infatti giorno senza che qualcuno affermi che il riscaldamento globale non esiste, o che se anche ci fosse non sarebbe poi così male, oppure che è causato dal Sole, dai vulcani e persino dai moscerini… e il risultato è un’inerzia troppo spesso sospetta. Per riportare il dibattito entro i limiti della discussione scientificamente corretta, Caserini prende in esame le posizioni dei “negazionisti” e ne evidenzia, con ironia e senza mai indulgere in tecnicismi, le incoerenze, le manipolazioni e, in parecchi casi, i condizionamenti esercitati da lobby e gruppi di pressione: una lettura indispensabile per fare chiarezza in un campo che tocca molto da vicino la vita di ciascuno di noi.

Stefano Caserini, docente di Fenomeni di inquinamento al Politecnico di Milano, svolge da anni attività di ricerca nel settore dell’inquinamento dell’aria e dei cambiamenti climatici. È consulente di enti pubblici e privati per la redazione degli inventari delle emissioni in atmosfera e per l’impostazione delle politiche di mitigazione. È uno dei fondatori del blog Climalteranti.it e ha pubblicato nel 2008 A qualcuno piace caldo (Edizioni Ambiente). Per informazioni è possibile consultare il sito Gabella Reggio oppure contattare lo 0522.430670.
















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