Il blocco del traffico previsto per domenica 28 a Reggio Emilia avrà le stesse regole, modalità ed esenzioni note ai cittadini, perché già in vigore per i giovedì compresi tra gennaio e marzo. Assieme a Piacenza, Parma, Modena e altri Comuni della regione che aderiscono all’iniziativa, Reggio ha deciso applicare la stessa formula, omai consolidata nelle abitudini degli emiliani.
Domenica prossima saranno quindi ferme tra le 8,30 e le 18,30 le auto più inquinanti, vale a dire le Euro 0, 1, 2, 3 fatte salve – in base alle previste esenzioni – le esigenze di carattere sanitario, i diversamente abili con veicolo dotato di apposito contrassegno, le vetture con almeno 3 persone a bordo. Ogni informazione di dettaglio potrà essere reperita, come sempre, attingendo al sito istituzionale del Comune di Reggio Emilia (www.municipio.re.it) o all’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) – Comune Informa, in via Farini 2/1.
La proposta del blocco di domenica, avanzata dai sindaci di Torino e Milano, è stata accolta dai Comuni emiliani soprattutto come occasione per rilanciare su scala nazionale un impegno per la soluzione del problema della qualità dell’aria, impegno che vede attive le città emiliano-romagnole da 10 anni. Al valore di un’iniziativa che interessa tutto il nord Italia si è voluto aggiungere quello di un’azione coordinata, che da anni distingue il nostro territorio.
“La lotta allo smog – dice l’assessore alla Mobilità, Paolo Gandolfi – non si fa con emergenze e provvedimenti spot. Anche se la proposta di ‘blocco’ per domenica prossima prende spunto dalla ‘crisi dell’inquinamento’ milanese, andava accolta e sostenuta perché mette in evidenza due aspetti fondamentali: primo, la sfida all’inquinamento non la possono vincere i singoli Comuni ciascuno a casa propria; secondo, un’emergenza sanitaria di questa portata non può essere solo un problema dei sindaci. Lo dico da tempo: serve un piano nazionale di risanamento dell’aria del bacino padano, con leggi nuove per gestire la mobilità e soprattutto le risorse”.
“I sindaci – sottolinea Gandolfi – appartengano essi alla destra o alla sinistra, l’hanno detto tutti venerdì scorso a Milano: sono stanchi di stare da soli in trincea e di agire solo con ordinanze, stretti fra le Procure a cui giustamente si rivolgono i cittadini per tutelare il loro diritto alla salute e la totale assenza di supporto legislativo ed economico, con l’aggravante di un Patto di stabilità che strozza i bilanci comunali. Per esempio, tutti chiedono ai Comuni più fondi per il trasporto pubblico, ma nessuno aiuta i Comuni a far togliere dal Patto di stabilità almeno gli investimenti per la mobilità sostenibile”.
“Noi – conclude l’assessore – assieme alle altre città dell’Emilia-Romagna combattiamo da anni in prima linea con le mani legate dietro la schiena. Facciamo sì che domenica 28 sia l’occasione per iniziare un’azione anche da parte del Governo”.